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Inaugurata al giardino Petri la prima Garden Gallery fotografica di Bologna

Si chiama i “Colori dell’infanzia” ed è la prima mostra fotografica a cielo aperto e a libero accesso in un parco pubblico bolognese

E&V – Colori dell’infanzia

Si chiama “Colori dell’infanzia” la prima mostra fotografica a cielo aperto e a libero accesso situata in un parco pubblico bolognese. L’installazione, inaugurata ieri all’interno della rassegna Super Ravone Fest, è costituita da 24 ritratti giganti di bambini e bambine da tutto il mondo, che indossano i propri vestiti tradizionali.

L’idea della mostra nasce dall’incontro tra Lucie Foundation, Super Ravone, Engel&Voelkers e Progetto Rammenda. L’intenzione è quella di «arredare» uno spazio pubblico situato all’interno di un polo scolastico per allargare gli orizzonti e favorire la conoscenza, il dialogo e la contaminazione tra culture, a partire dalle nuove generazioni.

La particolarità della mostra è che sono stati proprio i bambini che frequentano le scuole primarie e secondarie di primo grado del territorio (Avogli, Carracci, Bombicci, Longhena, XXI Aprile) a “generare” le immagini esposte. Sono stati loro, infatti, a proporre il genere del soggetto ritratto, gli oggetti tipici di scena, colore degli abiti, vegetazione ed ambientazione di contorno, sorrisi, sguardi e altri dettagli di loro interesse dopo una ricerca iconografica, storica e di geografia sociale.
I testi descrittivi elaborati dai piccoli curatori sono stati poi consegnati a @Reza, l’artista digitale selezionato da Lucie Foundation che sfrutta l’intelligenza artificiale per trasformare gli input in immagini.
La creazione dello scatto diventa così oggetto di apprendimento e divertimento, attraverso un viaggio sulle cartine geografiche, i colori, gli abiti, gli usi e i costumi di tutto il mondo.

“Il progetto è innovativo da un duplice punto di vista” – ha dichiarato il presidente del quartiere Porto-Saragozza, Lorenzo Cipriani, nel corso dell’inaugurazione – “intanto perché permette a bambini e bambine del nostro quartiere di allargare gli orizzonti e stringere legami con culture diverse, in un tempo in cui la parola guerra risuona e invade la nostra quotidianità. E in secondo luogo perché educa le nuove generazioni a rapportarsi in maniera positiva e creativa con l’intelligenza artificiale, che in misura sempre maggiore farà parte del loro percorso di educazione e di crescita.”

La mostra farà da contorno al festival del giardino di comunità Super Ravone, che si svolge in questi giorni fino a domenica 15 giugno. E rimarrà visitabile ad accesso libero fino alla fine di agosto.

















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