Il progetto delle Palestre della Memoria nato in provincia di Modena fa scuola a livello nazionale. Nasce da questo valore la tre giorni, che da venerdì 6 a domenica 8 giugno – presso la Fondazione San Filippo Neri – ha portato in città professionisti provenienti da altre aziende sanitarie, associazioni e amministrazioni comunali da tutta Italia.
L’occasione è stata l’Academy formativa dedicata alle Palestre della Memoria, che ha fornito ai partecipanti conoscenze teoriche e pratiche per implementare una palestra nel comune di appartenenza, favorire il confronto e la conoscenza dei progetti sull’invecchiamento attivo e prevenzione del decadimento cognitivo nelle diverse province italiane. L’iniziativa è nata dalle tante richieste arrivate per conoscere il progetto.
L’appuntamento formativo, organizzato col supporto dell’Associazione G.P Vecchi, ha valorizzato di fatto il percorso fatto fino ad oggi dal progetto, che continua ad ampliarsi dall’Area nord all’Appennino nella nostra provincia, trasformandosi così in un vero e proprio modello da replicare.
Nella giornata di sabato i partecipanti all’Academy hanno inoltre potuto assistere ad una sessione delle Palestre incontrando gli anziani e i volontari che rendono possibile questo percorso.
Attualmente sono 54 le palestre attive nei sette Distretti, con il coinvolgimento di oltre 400 volontari e la partecipazione di circa 1600 anziani. In particolare, si tratta di luoghi di prossimità dove persone dai 70 anni senza decadimento cognitivo si ritrovano una volta a settimana per due ore e svolgono esercizi per stimolare le funzioni cognitive insieme ai loro coetanei.
I gruppi sono gestiti da volontari formati e supervisionati dalle neuropsicologhe del servizio di Geriatria Territoriale dell’Azienda USL di Modena e coordinati dall’Associazione G.P Vecchi. Il progetto è reso possibile grazie alla collaborazione con l’Azienda USL, associazioni locali e amministrazioni comunali.
“Questo progetto di prossimità pone nuovamente al centro la persona attraverso la cura e l’attenzione che le volontarie e i volontari quotidianamente mettono nei confronti delle loro comunità – dichiara Chiara Galli, neuropsicologa della Geriatria territoriale e referente Ausl del progetto -. Le Palestre della Memoria, realtà unica in Italia, si sono diffuse enormemente in questi ultimi due anni sul territorio modenese grazie al lavoro di tutti gli attori coinvolti e alla maggior sensibilità della popolazione nei confronti dei comportamenti di prevenzione del decadimento cognitivo. Nell’ultimo periodo professionisti sanitari, associazioni e amministrazioni comunali dell’Emilia-Romagna e di molte regioni italiane ci hanno contattato per capire come aprire una palestra della memoria nei loro territori. Come Ausl di Modena insieme all’Associazione G.P Vecchi abbiamo quindi deciso di organizzare un weekend formativo accreditato teorico/pratico sul progetto Palestre della Memoria con l’obiettivo di fornire competenze per implementare una palestra della memoria in altre province e favorire la costruzione di una rete italiana di professionisti e associazioni sul tema della promozione dell’invecchiamento attivo”.