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Unimore presenta il primo Bilancio di Sostenibilità

Oltre 270 milioni generati, 92 corsi attivi e 190 mila metri quadri gestiti

da sx prof Ferrari, prof Quaglino, Rettore Porro, Prof Tartarini, Prof Ghermandi, dott Costanzini

L’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia ha presentato oggi, 15 maggio, nel corso di una conferenza stampa, il primo Bilancio di Sostenibilità della propria storia, riferito all’anno 2023 e approvato dagli organi accademici a conclusione di un percorso articolato durato oltre un anno. La presentazione si è svolta presso l’Aula Magna del Palazzo del Rettorato alla presenza del Magnifico Rettore, Prof. Carlo Adolfo Porro, del Comitato Tecnico Scientifico che ha curato la redazione del documento e dei professori Daniela Quaglino e Paolo Tartarini, delegati rispettivamente a “Programmazione” e a “Problematiche Energetiche e Edilizia di Ateneo”.

Le componenti del comitato sono state la Prof.ssa Grazia Ghermandi, già delegata del Rettore per la sostenibilità, la Prof.ssa Anna Maria Ferrari, la Prof.ssa Ulpiana Kocollari e la Dott.ssa Sofia Costanzini. Il lavoro ha coinvolto tutte le direzioni e unità dell’Ateneo, in un processo coordinato di raccolta e verifica dei dati svolto in coerenza con gli standard GRI (Global Reporting Initiative), RUS-GBS e con i principi dell’Agenda ONU 2030.

 

Di oltre 270 milioni di euro del bilancio 2023, +44% di valore trattenuto per reinvestimenti

Il Bilancio di Sostenibilità analizza per la prima volta, in modo integrato, l’insieme degli impatti generati da Unimore sul territorio e sulla comunità accademica. Nel 2023 l’Ateneo ha gestito oltre 270 milioni di euro: 204 milioni provenienti da contributi pubblici e privati, 64 milioni da entrate proprie. Il valore economico trattenuto, cioè reinvestito direttamente in ricerca, didattica e infrastrutture, è cresciuto del 44% rispetto al 2022, raggiungendo i 53,5 milioni di euro.

Tra gli investimenti strategici, si segnalano quelli destinati al diritto allo studio, con 48,9 milioni in borse e sostegni agli studenti, all’amministrazione statale, con 8,7 milioni in imposte.

 

92 corsi di studio attivi, 14.000 pubblicazioni scientifiche, 60 brevetti mantenuti

Nell’anno accademico 2022/2023 Unimore ha offerto 92 corsi di laurea (erano 82 nel 2020), tra cui 40 corsi magistrali, oltre a 17 dottorati di ricerca e 49 scuole di specializzazione. Il corpo studentesco supera le 28.000 unità con una prevalenza femminile del 54%. L’85% degli studenti dei corsi di laurea si dichiara soddisfatto della didattica e il tasso di occupazione a un anno per i laureati magistrali supera l’86%.

In ambito ricerca, si contano quasi 14.000 pubblicazioni scientifiche nell’ultimo quinquennio, 199 progetti internazionali attivi e 60 brevetti mantenuti nel 2023. La Ricerca conferma il trend positivo degli ultimi anni, con una significativa incidenza delle tematiche collegate agli SDGs.

 

190.000 metri quadrati, 60 edifici, nuovi progetti edilizi per quasi 7 milioni di euro

Il patrimonio edilizio di Unimore comprende più di 60 edifici tra Modena, Reggio Emilia, Carpi e Mantova, per una superficie complessiva di oltre 190.000 mq e 700.000 mc riscaldati. L’analisi energetica ha rilevato nel 2023 un consumo di 10.541 MWh di energia termica, in netto calo rispetto ai 14.421 del 2021, e oltre 11.000 MWh di energia elettrica.

Due importanti progetti edilizi di riqualificazione energetica (impianti fotovoltaici e relamping) del Campus di Scienze e del Campus di Ingegneria di Modena, previsti all’interno del Piano Energetico di Ateneo 2023-2025, hanno ottenuto importanti finanziamenti regionali e della Banca Europea degli Investimenti (BEI), oltre a fondi propri per un totale di 6,46 milioni di euro,

 

Mobilità e rifiuti: 88.000 bottiglie d’acqua risparmiate, raccolta differenziata su 5 flussi

L’Ateneo ha intensificato nel 2023 la promozione della mobilità sostenibile, attraverso incentivi per studenti pendolari, car pooling e analisi puntuali sui flussi tra Modena, Reggio Emilia e le nuove sedi di Carpi e Mantova.

In parallelo, l’Ateneo ha rafforzato la raccolta differenziata su cinque assi (carta, plastica, toner, pile, cartucce) e attivato stazioni di raccolta dedicate presso tutte le sedi. L’iniziativa “Unimore plastic-free”, avviata nel 2021, ha portato alla distribuzione di borracce in alluminio e al risparmio, nel solo 2023, di oltre 87.000 bottiglie di plastica  monouso.

 

Inclusione, equità e benessere organizzativo: il valore sociale dell’università pubblica

Il Bilancio restituisce anche una fotografia della popolazione interna: quasi 1.000 docenti e ricercatori, più di 700 dipendenti tecnici e amministrativi, un sistema crescente di welfare aziendale, tutela della salute e promozione dell’uguaglianza di genere. Il progetto Unimore per l’Uguaglianza di Genere, attivo dal 2023, rappresenta uno dei cardini dell’impegno sociale dell’Ateneo.

Particolare rilievo viene dato anche all’associazione mutualistica AMULA, costituita per offrire tutele sanitarie a borsisti, assegnisti e lavoratori atipici che orbitano attorno al mondo della ricerca universitaria.

 

Trasparenza e progettualità: un documento al servizio della comunità accademica e del territorio

«Questo bilancio – sottolinea il Magnifico Rettore Unimore, Prof. Carlo Adolfo Porro nasce dalla profonda convinzione che l’Università sia un attore centrale nella costruzione del futuro, ben oltre i confini dell’aula o del laboratorio. Qui si formano competenze, si generano conoscenze, si strutturano relazioni che incidono sulle dinamiche economiche, ambientali e sociali del territorio. Rendere visibile queste funzioni significa estrinsecare la nostra responsabilità politica in senso alto, rispondendo con i fatti al mandato pubblico che ci è affidato.”

“L’Università – prosegue il Rettore – costruisce valore quando investe sulla qualità dell’offerta formativa, sulla ricerca competitiva, sulle infrastrutture sostenibili, sull’equità nelle opportunità. Costruisce valore anche quando riconosce il ruolo delle professioni tecniche, quando amplia l’accesso al sapere, quando restituisce al territorio le risorse che riceve sotto forma di competenze, innovazione e benessere diffuso. Questo bilancio raccoglie tutto questo: numeri, pratiche, traiettorie.”

“Ringrazio chi ha contribuito alla sua redazione, a partire dal Comitato Tecnico Scientifico e dalle strutture coinvolte. Questo è un primo passo, ma anche il segnale chiaro il nostro Ateneo considera la sostenibilità un criterio strutturale di governo – ha concluso il Rettore Porro“.

La redazione del bilancio ha coinvolto anche studenti, famiglie, enti pubblici, associazioni e imprese, attraverso un processo di consultazione e stakeholder engagement che ha permesso di raccogliere aspettative, priorità e proposte da trasformare in direttrici strategiche.

 

















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