“Ancora oggi, per quanti sforzi i lavoratori abbiano fatto per la loro sicurezza, si eseguono inconsapevolmente lavorazioni, con presenza ‘occulta’ di amianto, dovute a una errata ‘mappatura’ dell’amianto sui rotabili e ad una scarsa rintracciabilità della certificazione di presenza del minerale cancerogeno nelle componenti ed accessori utilizzati nelle varie fasi del ciclo manutentivo”.
La denuncia di Antonio Matteo, ex lavoratore Ogr, è arrivata nella tavola rotonda organizzata da Filt-Cgil nelle sede delle ex Officine Grandi Riparazioni (oggi Omc Etr) di Bologna delle Ferrovie dello Stato.
Amianto: lavoratori Ogr Bologna: ancora presenza occulta
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