Questa sera alle 21 al Teatro Herberia di Rubiera, all’interno della stagione 2007-2008 organizzata e promossa dal centro teatrale La Corte Ospitale, Leart Teatro presenta Casa di bambola, L’altra Nora di Henrik Ibsen, drammaturgia e regia di Leo Muscato, con Lunetta Savino, Paolo Bessegato, Riccardo Zinna, Salvatore Landolina, Carlina Torta e Barbara Bedrina, scene Antonio Panzuto, costumi Federica Sala, disegno luci Alessandro Verazzi.
Siamo alla vigilia di Natale. A casa di Nora tutto sembra trascorrere nella normale routine delle sue gioiose e divertenti “stranezze”. Nella sua iperattività ingiustificata, accende il televisore e alza eccessivamente il volume: una cartomante dà consigli a qualcuno. Dall’altra camera fa capolino il marito che si accorge subito dello stato euforico di sua moglie e dei guai che è andata a combinare in giro: spese inutili e superflue, regali improbabili per i figli, un nuovo alberello di Natale con tanto di luci colorate e festoni stravaganti. Il marito cerca di placare l’euforia della donna. Ma fa fatica.
Il compito è reso ancora più difficile da una visita tanto inaspettata, quanto inopportuna: una amica d’infanzia di Nora, appena tornata ad abitare in quella palazzina. Nora mostra il meglio della sua espansività. Dalla sua mente parte una fuga di idee che la fanno parlare a raffica, saltando da un argomento all’altro, dando l’impressione di essere la donna più felice e fortunata del mondo.
La situazione si fa paradossale, e suo marito – imbarazzato e impotente – non sa più dove andare a nascondersi.
Per fortuna passa di lì il dottore, un anziano signore che abita al piano di sopra che lo invita ad uscire. L’uomo ne approfitta ed esce.
Le due donne rimangono sole. L’amica – sulle prime frastornata dall’euforia di Nora – riesca finalmente a parlare. Le racconta dei guai che ha passato, del matrimonio sfortunato, della recente morte del marito, e dei debito che questo le ha lasciato.
Ad un certo punto si sente citofonare. Nora va a rispondere. È uno che lavora con il marito, uno di quelli candidati alla cassa integrazione. Uno poco raccomandabile, immischiato in giri strani, di pizzo, strozzinaggio. Roba del genere. Pare si sia fatto qualche anno di galera. Ma è una storia vecchia quella. La storia nuova, invece, è che pure Nora gli deve dei soldi. Tanti soldi. Troppi.
E per averli ha firmato delle carte molto pericolose. Nessuno ne sa niente. Neppure suo marito.
Con un linguaggio epurato da ogni stilema ottocentesco, e con un testo in cui sono stati eliminati tutti i riferimenti spazio temporali che possano rimandare ad un tempo e un luogo lontani, gli spettatori vengono proiettati direttamente in un inferno domestico vicino alla nostra cronaca quotidiana.
Ingresso: intero € 14.00, ridotto meno di 25 anni, più di 65 anni, soci Arci, soci Coop € 12.00, studenti universitari Modena e Reggio Emilia € 8.00. Per informazioni e prenotazioni: La Corte Ospitale, Via Fontana 2, Rubiera – Tel. 0522 621133 – Corte Ospitale.