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Canapa: per il taglio una macchina tedesca

E’ una macchina tedesca quella che verrà impiegata nello sfalcio della canapa. La prova dimostrativa avvenuta a Casette di Nonantola ha dato buoni risultati e perciò la macchina, di seconda mano, è stata acquistata e sarà impiegata nelle operazioni di raccolta previste subito dopo Ferragosto. Il progetto per il rilancio della coltivazione della canapa è sostenuto dalla Provincia, assessorato all’Agricoltura, nell’ambito della promozione delle bioenergie. Partito due anni fa sta entrando nella sua fase cruciale e vede come protagonisti primari gli agricoltori.


Uno dei problemi riguarda la meccanizzazione della raccolta. Si tratta di un passaggio decisivo in vista della lavorazione e commercializzazione dei prodotti di canapa.

La macchina presentata e poi acquisita interviene su un fronte di lavoro di tre metri e a una velocità di avanzamento di circa sei chilometri orari garantendo ottimi risultati in termini di efficienza del raccolto. Inoltre, la macchina è dotata della particolare caratteristica di effettuare un taglio dello stelo a tre diverse altezze contemporaneamente, piuttosto utile visto che la pianta di canapa nel nostro territorio raggiunge e supera agevolmente i quattro metri. In queste condizioni risulta facilitata anche la fase successiva all’essicazione all’aperto, cioè la raccolta con rotoballa comunemente impiegata nella fienagione.

Alla giornata dimostrativa hanno partecipato tra gli altri il presidente della Provincia Emilio Sabattini, l’assessore provinciale all’agricoltura Graziano Poggioli e il consigliere regionale Giancarlo Muzzarelli, presidente della commissione “Territorio, ambiente, mobilità” della Regione Emilia-Romagna. Hanno partecipato anche accademici delle Facoltà di agraria di Bologna, di Piacenza e di Udine.

Il Crpa (Centro ricerche produzioni agricole) ha, invece, illustrato un progetto che vede coinvolta la nostra provincia per una prova di coltivazione della canapa utilizzando liquami di origine zootecnica. E’ stata inoltre presentata una proposta di statuto del “Consorzio produttori canapa” strumento fondamentale per aggregare le aziende agricole e metterle in grado di affrontare, nell’intera filiera, non solo la parte relativa alla coltivazione, ma anche quella più impegnativa e rischiosa della lavorazione e della trasformazione della materia prima.

















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