Migliaia di lavoratori di tutta la Regione, durante lo sciopero nazionale della categoria, hanno rivendicato’dignità del lavoro agricolo’ e ‘rispetto delle regole’ largamente disattese sia dalle Imprese che dagli Istituti preposti ai controlli e ‘a colpire l’evasione contributiva, il lavoro nero ed irregolare’.
Un settore strategico nella Produzione e nelle Esportazioni del Made in Italia (2° comparto nazionale; 1° in Europa), l’Agro-Alimentare Italiano continua ad avere sacche di evasione e pratiche di illegalità fino a fenomeni di caporalato, presenza di lavoro schiavo, lavoratori immigrati tenuti ai margini del Mercato del Lavoro regolare, forme diffuse di sottosalario.
• 30% di Lavoro Nero
• Un Deficit patrimoniale (della Cassa Previdenza Imprese Agricole che sfiora gli oltre 40.000.000 di Euro prontamente condonaton la Finanziaria 2006)
• Oltre 1.000.000 di infortuni all’anno
(1.300 morti e 30.000 invalidi permanenti)
Una situazione non più sostenibile e che rallenta e impedisce l’ammodernamento dell’agricoltura e la scommessa di innovazione, qualificazione, competitività del settore.
E non ci si dica che la colpa è dell’eccessivo peso delle tasse visto che nel settore agricolo le imprese che hanno l’obbligo alla contribuzione piena è inferiore al 20% mentre oltre l’80% delle imprese usufruisce di sgravi contributivi e di aiuti dello Stato.
Alla Direzione Regionale dell’INPS, diciamo che, misureremo quotidianamente, attraverso gli atti concreti, la volontà manifestata dall’Istituto nell’incontro odierno, di dare soluzione alle problematiche manifestate in questa giornata di sciopero, dai lavoratori agricoli.
(Stefano Mazzotti, Segretario Regionale FLAI Emilia Romagna)