Venivano trasportati in una villetta non attrezzata del vicino comune di Conselice (Ravenna) dove trascorrevano la notte segregati, legati al letto, in condizioni igieniche personali difficili, privi di assistenza o vigilanza.
E’ quanto hanno scoperto i Nas di Bologna che la scorsa notte hanno perquisito una casa protetta privata di Sesto Imolese e la villetta, arrestando il titolare con le accuse di di sequestro di persona, maltrattamento e abbandono di persone incapaci. Quest’ultimo, visto che l’arresto in flagranza è avvenuto a Conselice, è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria di Ravenna.
Nella villetta, priva anche di accessi per persone disabili, sono stati trovati nove anziani, tre dei quali non in grado di alzarsi dal letto, altri due in carrozzella. I carabinieri del Nas hanno anche filmato il trasporto degli anziani. Ogni sera alle 18.30 venivano portati da ‘Villa Alba’ di Sesto Imolese alla villetta di Conselice e poi riportati a Sesto la mattina alle 7.30. Di notte venivano legati ai letti, anche con cinture di contenimento che richiedono una autorizzazione medica.
L’autorizzazione c’era ma ampiamente scaduta. I militari che hanno fatto la perquisizione la scorsa notte hanno trovato nei letti condizioni igieniche difficili. I locali, ovviamente, non hanno le necessarie autorizzazioni per ospitare gli anziani e non c’era assistenza o vigilanza. Gli anziani erano rinchiusi al primo piano, al piano terra dormiva una assistente, che però lì alloggiava e basta e non aveva compiti di vigilinza. Tra l’altro tutto il personale della casa di riposo, priva di un medico, era composto da donne dell’Est europeo, che non avrebbero una specializzazione.
I carabinieri hanno pure trovato ingenti quantitativi di farmaci scaduti destinati ad essere somministrati agli ospiti.
Ora una delle strutture è stata affidata in gestione straordinaria alla Ausl di Imola che assicurerà cure e assistenza. La casa di riposo è privata non convenzionata. La Ausl di Imola, che ha il compito di vigilanza, aveva dato una serie di prescrizioni che però il titolare aveva ignorato.
All’operazione – che il Nas ha battezzato ”Caronte” – hanno collaborato anche i militari delle stazioni locali e personale delle Ausl di Bologna, Imola e Ravenna.