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Scuola: resta l’allarme supplenti, mancano soldi stipendi

Nessuna schiarita sul fronte delle supplenze: molti istituti continuano a non aver soldi per pagare gli stipendi e alcuni rappresentanti sindacali invitano i docenti non ancora retribuiti a citare in giudizio i presidi. Intanto, domani, il ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, sarà ascoltato su questa questione dalla commissione Cultura della Camera.

Bergamo, Cremona, Modena, Brescia, Como sono alcune delle tante province – segnala oggi l’ultimo numero di Tuttoscuola – da cui provengono veri e propri bollettini di guerra per i debiti contratti dalle scuole statali e Sos per far fronte alle emergenze finanziarie attuali.

Diversi parlamentari, di maggioranza e opposizione, hanno presentato interrogazioni in materia ai ministri Padoa-Schioppa e Fioroni, chiedendo interventi straordinari di finanziamento per coprire le migliaia di euro di debito contratti in questi ultimi anni e per fronteggiare le gestioni quotidiane attuali, come supplenze o tassa rifiuti.

Qualcuno ha proposta di attingere dal tanto conteso ‘Tesoretto”, ma, intanto, a Bologna – sempre secondo un punto sulla situazione fatto da Tuttoscuola – le Rsu di istituto, hanno assunto una posizione dura, invitando i docenti supplenti che da mesi aspettano lo stipendio a citare in giudizio i capi d’istituto morosi che, a loro volta, dovrebbero chiamare in causa i superiori.
La situazione – spiegano – è insostenibile: supplenti non chiamati o se chiamati non retribuiti, bambini sparpagliati nelle varie classi o riuniti in palestra.

Ma c’è anche un altro risvolto della faccenda.
Ci sono dirigenti scolastici – denunciano i Cub (Comitati unitari di base) – responsabili di nomine di supplenti fatte in eccesso rispetto alla media del fabbisogno nazionale per supplenze. Lo stesso Padoa Schioppa la scorsa settimana durante il question time aveva ricordato che la Finanziaria 2007 ”prevede l’obiettivo di ricondurre gli scostamenti più significativi delle assenze ai valori medi nazionali” quantificando il relativo risparmio in 25 milioni di euro. Ma se i dirigenti scolastici sbagliano, largheggiando nelle supplenze, siano loro a pagare, sostengono i Cub, secondo i quali una volta nominati, i supplenti precari hanno diritto a essere regolarmente retribuiti.

















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