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Policlincio all’avanguardia nello screening tumore ereditario mammella

Il Congresso Europeo di Radiologia in corso a Vienna dal 9 al 13 marzo è tra i più importanti simposi mondiali di questa specialità. Il Policlinico di Modena partecipa a questa kermesse con 5 lavori.

Tra questi due importanti comunicazioni relative ai risultati di altrettanti studi sviluppati daI gruppo del professor Pietro Torricelli, direttore della Struttura Complessa Radiologia I (composto dalle dott.sse Rachele Battista, Barbara Canossi, Annarita Pecchi e Francesca Marchisio), svolti su donne selezionate dal Dipartimento integrato di Oncologia ed Ematologia che, per motivi genetici o familiari, presentano aumentato rischio di comparsa di tumore alla mammella.

“Il primo studio – ci ha detto il professor Torricelli –si intitola ‘Lo screening del cancro alla mammella nelle donne ad aumentato rischio, sulla base delle diverse storie familiari’ e si occupa delle donne che presentano aumentato rischio di comparsa di cancro alla mammella legato a fattori genetici o eredo-familiari. Sono state seguite con le diverse tecniche di imaging più di 1350 donne e si è potuto dimostrare che i controlli ravvicinati e la razionale integrazione delle metodiche di imaging consentono di evidenziare precocemente la comparsa di tumori della mammella, identificandoli in stadio precoce e pertanto su-scettibile di terapia radicale”.

“Il secondo studio, ‘Programma di sorveglianza intensificata con diagnostica per immagine nelle donne portatrici di mutazione del gene Brca: ruolo della risonanza magnetica della mammella’ – ha continuato il primario – ha invece valutato l’apporto della Risonanza Magnetica nelle donne portatrici del gene BRCA. Si tratta di un gene (BReast CAncer) che, se muta, comporta una elevatissima probabilità (fino all’80%) di insorgenza del cancro mammario. Le pazienti che ereditano questo tipo di gene, quindi, vanno sottoposte ad accertamenti precoci (sin dalla giovane età), continuativi e ravvicinati per individuare la comparsa della malattia nelle sue fasi più precoci, onde poterla trattare tempestivamente. Nel gruppo delle 70 pazienti seguite con Risonanza Magnetica, sono sta-te individuate 23 lesioni della mammella, tra cui 5 carcinomi, tutti in fase precocissima e per-tanto tempestivamente sottoposti a terapia con esiti positivi. Il questo campo la nostra casi-stica è certamente tra le più vaste d’Europa e questo è stato uno dei motivi per cui lo studio è stato accettato in questo prestigioso Congresso”.

L’Azienda Ospedaliero – Universitaria è in prima linea nella lotta al tumore mammario, come dimostrano i recenti riconoscimenti internazionali ricevuti. Nella lotta al cancro la prevenzione è fondamentale e per questo l’esperienza e la raffinata strumentazio-ne tecnologica delle diagnostiche per immagini del Policlinico costituiscono un prezioso strumento a disposizione dei clinici.

“Il fatto che in un congresso in cui mediamente solo il 40% dei lavori proposti viene accettato, tutti i progetti del nostro Policlinico siano stati presi in considerazione – ha commentato il dottor Stefano Cencetti, Direttore Generale – è un riconoscimento al grande lavoro svolto da tutti i nostri professionisti per la diagnosi e la cura delle malattie oncologiche e ci sprona a migliorarci sempre di più per affinare ulteriormente le nostre armi contro queste patologie”.

















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