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Estorsioni a scuola, misure cautelari per tre studenti minorenni

I carabinieri di Sassuolo hanno eseguito misure cautelari di collocamento in comunità e permanenza in casa nei confronti di tre studenti minorenni, di 16 e 17 anni, che sarebbero, secondo le indagini, componenti di una baby gang chiamata a rispondere delle ipotesi di reato di estorsione aggravata e continuata, detenzione di stupefacenti e danneggiamento. Il provvedimento è stato emesso dall’Ufficio GIP del Tribunale dei Minorenni di Bologna, su proposta della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni, Dott.ssa Salusti, che ha coordinato le indagini del personale dell’Arma.

I tre avrebbero compiuto dei vandalismi ai danni delle auto dei genitori dei compagni di scuola al fine di farsi consegnare denaro. Secondo i carabinieri, avrebbero inoltre minacciato, picchiato e deriso per mesi sei compagni di classe per ottenere denaro e gioielli. Secondo quanto ricostruito, infatti, attraverso minacce di morte, percosse e minacce di divulgare video privati, avrebbero costretto nel tempo i sei minori a farsi consegnare oro e denaro quantificato dai militari in circa 25.000 €, che le vittime rubavano dalle proprie abitazioni. Le vittime, in base a quanto riscontrato, si trovavano ormai in uno stato di soggezione e sopraffazione psicologica.

Episodi che risalirebbero all’anno scolastico 2018/2019. Le indagini, inizialmente sulla prevenzione di spaccio a scuola all’interno di un istituto professionale del territorio, hanno messo in luce il presunto meccanismo estorsivo. Gli indagati, peraltro, dovranno rispondere anche di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, avendo in più circostanze ceduto dietro compenso, alle stesse vittime e ad altri giovani, marijuana e hashish.
Ieri sono scattate le misure cautelari nei loro confronti.
















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