Si stanno dispiegando in questi giorni gli ulteriori effetti dei tagli alla spesa pubblica dovuti ad una politica di attacco indiscriminato alla pubblica amministrazione e acuiti anche dalla cosiddetta spending review. Il 31 maggio scorso, infatti, sono scaduti i contratti a tempo determinato del personale medico dell’ufficio sanitario dell’ Inps che non verranno rinnovati.
Questo significa, ad esempio, che nell’ufficio Inps provinciale rimangono in funzione solamente 3 medici sui 9 precedenti.
Già la situazione precedente presentava criticità per il carico di lavoro che non consente di rispondere nei tempi fissati dalla legge alle richieste dei cittadini per le prestazioni assistenziali e gli accertamenti sanitari.
Per queste ragioni i tempi per definire una domanda, ad esempio, di invalidità civile, oppure di accompagnamento, di assegno ordinario di invalidità ecc… rischieranno di diventare biblici, andando a colpire persone già in stato di fragilità che spesso hanno bisogno di queste prestazioni per far fronte alle esigenze derivanti da patologie più o meno invalidanti.
Questo quadro si inserisce in una situazione complessivamente preoccupante dell’Ente Previdenziale Modenese, in cui il calo costante del personale peggiorerà a fine anno con diversi pensionamenti di personale fortemente specializzato. A questa situazione si aggiungono gli effetti dell’accorpamento con l’ex Inpdap che entro la fine dell’anno si dovrà privare di 11 unità .
Per questo motivo la Cgil di Modena sollecita Governo ed Inps a mettere in grado l’Ente previdenziale di funzionare a livello territoriale con un personale adeguato per assicurare tempi certi di risposta ai cittadini che spesso già sono in una situazione di particolare difficoltà .
(Cgil Modena –Â Funzione Pubblica/Cgil Modena)