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No alla seconda rata Imu, lettera di Confagricoltura Modena ai parlamentari

bergamaschiUna lettera per esprimere tutte le preoccupazioni di un intero comparto. L’iniziativa è venuta da Confagricoltura Modena, con una lettera firmata dalla presidente Eugenia Bergamaschi e inviata ai parlamentari modenesi, in data 6 novembre 2013.

”Il Governo – si legge nel messaggio – sta discutendo in queste ore il problema ancora irrisolto della cancellazione della seconda rata IMU 2013, e nelle varie ipotesi al vaglio vi è anche quella di non mantenere l’esclusione dal pagamento del saldo IMU per i terreni agricoli e i fabbricati rurali. La lungimirante scelta politica di ricomprendere nell’esenzione dall’IMU i terreni e i fabbricati agricoli nasce dalla consapevolezza della strategicità del settore agricolo per l’intera economia nazionale: questa disposizione fiscale, infatti, consente di rafforzare la competitività del sistema imprenditoriale agricolo in quanto le maggiori risorse che gli imprenditori agricoli hanno a disposizione vengono immediatamente reinvestite nell’attività stessa, come manifestato in questi ultimi mesi attraverso la ripresa degli investimenti nel nostro settore, che è un fattore di stimolo fondamentale per favorire ed accelerare la ripresa economica.

La reintroduzione del pagamento della seconda rata IMU 2013 su terreni e fabbricati rurali, oltre a rappresentare un danno per il settore, che subirebbe una doppia tassazione in quanto la redditività dei fabbricati rurali è già inserita nella determinazione del reddito dominicale del terreno su cui insistono e sul quale si calcola l’imposta, risulta in netta controtendenza rispetto alle politiche del Governo che cercano di utilizzare lo strumento fiscale per promuovere da un lato la competitività delle aziende e dall’altro di favorire lo sviluppo e la nascita di nuove imprese: qualora tale disposizione fosse approvata avrebbe effetti negativi pesanti e molteplici, considerando che l’aggravio fiscale sull’impresa sconvolge i conti aziendali compromettendone la già scarsa redditività (…). Tutto ciò appare paradossale e ha gettato sconforto e forte preoccupazione tra gli operatori del mondo agricolo”.

La presidente Eugenia Bergamaschi spiega in questi termini la decisione di inviare la lettera ai parlamentari modenesi: «Attraverso queste righe vogliamo dare voce alla preoccupazione di tanti imprenditori agricoli. Il problema di fondo è che in questo Paese manca un metodo di lavoro e una direzione precisa. Come è possibile sperare di uscire da questa fase di stagnazione e offrire opportunità ai giovani senza una linea chiara e condivisa, ma aumentando soltanto la pressione fiscale?».

 

















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