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Anche Fiorano aderisce alla proposta di un disegno di legge sulla bellezza promosso da Legambiente

Lunedì 18 marzo 2013, a Bari, si incontrano i Sindaci che sostengono la proposta di legge per la bellezza promossa da Legambiente. Non potendo essere presente all’iniziativa, il Sindaco di Fiorano Modenese, Claudio Pistoni, a nome dell’amministrazione comunale ha espresso all’associazione e agli organizzatori il sostegno alla proposta di legge, quale strumento che, salvaguardando e valorizzando la qualità sociale, culturale ed ambientale dei territori potrà contribuire a ridefinire il modello di sviluppo del nostro Paese, dando un importante contributo ad uscire dall’attuale stato di crisi economica.

A Bari i sindaci si ritrovano per valutare insieme, rispetto alla proposta di legge nazionale, cosa si possa fare nei territori per cominciare a vincere la battaglia per la bellezza e chiedere con forza al prossimo Parlamento di orientare alla qualità dei territori la propria azione di governo, appellandosi e confrontandosi innanzitutto con i tanti neo-eletti che, nel corso della recente campagna elettorale, hanno assunto l’impegno di promuovere la legge in Parlamento e di ottenere uno strumento legislativo che inneschi meccanismi nuovi e virtuosi.

“La bellezza, senza dubbio, è la principale caratteristica che il mondo riconosce all’Italia – conferma il sindaco Pistoni facendo proprio il testo di Legambiente – Per le città, i pa­esaggi, le opere d’arte, il made in Italy, la creatività e l’elenco potrebbe continuare a lungo. Oggi puntare sulla bellezza è un obiettivo imprescindibile e una chiave fondamentale per capire come il nostro Paese possa ritrovare le idee e la forza per guardare con ottimismo al futuro. Cultura e bellezza sono infatti, un fattore decisivo su cui costruire il nostro sviluppo. Perché intorno al concetto di qualità, nelle sue tante declinazioni culturali e sociali, si racchiude il meglio della nostra identità e della nostra storia, e al contempo una chiave per immaginare un altro futuro, oltre la crisi”.

“Il secondo obiettivo sta nella necessità – scrive Legambiente – di tenere assieme temi e questioni oggi affrontati in modo parcel­lizzato quando non contraddittorio. Occorre fare della qualità la chiave di ogni trasformazione nel terri­torio italiano. Solo così sarà possibile contaminare a 360 gradi la cultura architettonica e ingegneristica, il lavoro degli amministratori locali, arrivando a coinvolgere persino Soprintendenze e provveditorati alle opere pubbliche, per fare di ogni intervento un’occasione per qualificare il territorio, rispettando le risorse e valorizzando le specificità locali. E dunque ad essere un Paese capace di muovere intelligenze e attenzioni, investimenti, intorno a un’idea di paesaggio come valore aggiunto dello straordinario pa­trimonio di città e piccoli centri, di beni ambientali, storici e architettonici, artistici, di culture materiali e immateriali”.

 

















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