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‘Maternità difficili’: convegno a Modena

Sono circa 8 mila le famiglie modenesi con almeno un figlio minorenne e un solo genitore, otto volte su dieci una donna. Le difficoltà e i disagi delle famiglie monogenitoriali sono uno dei temi che verranno affrontati nel convegno regionale ‘Maternità difficili. La tutela della donna e del neonato‘ in programma martedì 26 ottobre alla sala congressi dell’Hotel Raffaello, con la partecipazione di esperti nazionali e internazionali, tra i quali la neuropsichiatra infantile Catherine Bonnet, consulente dell’Onu su questi temi, la psicologa Marisa Persiani, la sociologa Rossana Trifiletti e la giurista Grazia Masi. Inizio ore 9.00.


L’iniziativa, promossa dalla Provincia di Modena in collaborazione con la Regione e le Province di Bologna e Ferrara, ha l’obiettivo, appunto, di approfondire queste tematiche, con particolare attenzione alla tutela e ai diritti del bambino, ai bisogni e ai diritti delle donne.

Il fenomeno del non riconoscimento alla nascita del neonato, al contrario di quanto accade in altri paesi europei, è poco diffuso nel nostro contesto (a Modena sono uno o due all’anno, circa 300 a livello nazionale, un migliaio i minori dichiarati in stato di adottabilità); tuttavia costituisce una tematica di particolare rilevanza nel percorso di tutela del bambino e nell’accoglienza delle difficoltà materne. La legislazione attribuisce alla donna la facoltà di non riconoscere il neonato e ne tutela la riservatezza. Nel caso, invece, la madre riconosca da sola il suo bambino e si trovi in condizioni disagiate e prive di riferimenti familiari, sono previsti aiuti mirati anche attraverso il sostegno economico dei Comuni, nonché supporti tramite organizzazioni di volontariato. Dai dati Istat (Censimento 2001) le famiglie monogenitoriali residenti nel modenese sono 23.350, un terzo delle quali con almeno un figlio minorenne (pari a 7.704). Inoltre, 19.241 famiglie monogenitoriali (82,4 per cento del totale) sono costituite da donne sole con figli a carico.

“Nella nostra realtà è attiva una rete di servizi di altissimo livello e interventi sia a carattere sanitario che sociale per un concreto accompagnamento alle donne durante la gravidanza, al momento del parto e dopo il parto” sottolinea l’assessore alle Politiche sociali Maurizio Guaitoli ricordando in particolare i 38 Consultori familiari, i quattro Centri per le Famiglie (a Modena, Carpi, Mirandola e Vignola), i cinque punti di nascita negli ospedali, i Servizi sociali in tutti i Comuni e le circa 50 associazioni di volontariato a favore delle famiglie e delle donne sole con bambini. Nei sette distretti socio-sanitari, inoltre, operano equipe multiprofessionali integrate che garantiscono gli interventi di tutela e accoglienza.

















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