Un’azienda virtuale, gestita in maniera poco efficiente è diventata una impresa che ha saputo dare slancio alle sue potenzialità. Questo grazie al lavoro di tre giovani (un neo ingegnere e due laureandi) della Facoltà di Ingegneria di Reggio Emilia dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.
I ragazzi, Luca Bonvicini, Raffaella Frorio e Simone Fabbri provenienti dal corso di laurea in Ingegneria della gestione industriale si sono qualificati terzi alla finale nazionale della “University Management Competition”, una gara nazionale a squadre tutta giocata on-line a cui hanno partecipato oltre venti università italiane.
La competizione è organizzata come una gara tra atenei dove si utilizza un business game avanzato per la gestione di un’azienda virtuale in un mercato concorrenziale. Ogni squadra è composta da tre studenti e la competizione si svolge utilizzando un software sviluppato da una spin off dell’Università degli Studi di Udine.
Luca Bonvicini, 22 anni, di Reggio Emilia, fresco di laurea e ora iscritto alla laurea specialistica, Raffaella Froio, 22 anni, reggiana, laureanda e Simone Fabbri, 23 anni, riminese, laureando: questo il team di giovanissimi, che si è distinto non solo per l’ottimo risultato, ma anche perché ha gareggiato con colleghi, provenienti da tutta Italia, più esperti, iscritti a master e corsi di laurea specialistica.
Mi congratulo vivamente con i nostri ragazzi –ha dichiarato il prof Eugenio Dragoni, Preside della facoltà di Ingegneria di Reggio Emilia. Sebbene all’estero i business game siano apprezzati e spesso adottati in ambito universitario o nei master in business administration, in Italia non sono molto diffusi. Tuttavia le imprese maggiormente attente ai temi della formazione, stanno dimostrando sempre maggior interesse verso questo strumento . Sono riconoscente al giovane collega Matteo Vignoli, docente di Gestione Aziendale e dell’innovazione nella nostra facoltà, per aver introdotto questi concetti moderni nei suoi corsi e per aver stimolato i nostri studenti ad accostarsi al mondo della simulazione manageriale”.
La gara è così strutturata: ogni gruppo di studenti rappresenta il management di un’azienda e compie scelte strategiche e operative all’interno di un mercato simulato basato su un modello economico realistico. Il compito delle squadre è quello di individuare le migliori strategie al fine di aggiudicarsi la competizione.
“Per noi – afferma Luca Bonvicini – è stata un’ esperienza molto formativa,abbiamo potuto applicare le teorie apprese durante il corso di studi e toccato con mano l’importanza del lavoro di squadra. Nella competizione finale poi, si è potuto comprendere l’importanza del prendere decisioni con tempestività , ed abbiamo preso confidenza con situazioni di rischio ed incertezza”.
Nel caso specifico, gli studenti della Facoltà di Ingegneria di Reggio Emilia, che attraverso queste simulazioni hanno potuto mettere in pratica quanto appreso durante i corsi e dimostrare il loro talento manageriale, hanno simulato la riqualificazione di un’ impresa virtuale che, fino a quel momento era stata condotta da persone non competenti, con numerosi oneri finanziari e pessimi rapporti con fornitori e clienti.
“La competizione è stata molto combattuta – hanno aggiunto Raffaella Froio e Simone Fabbri – Abbiamo pagato immediatamente alcuni errori di strategia e infatti dopo aver raggiunto il primo posto con le prime due simulazioni, con le due successive siamo passati al terzo. E’ stata comunque un’ esperienza bellissima e vorremmo ringraziare l’Università per averci offerto questa opportunità”.