«Al posto di un confronto civile e democratico, una parte della Cgil ha intrapreso la strada della barbarie e della demonizzazione altrui. Ebbene, quella parte sappia che noi della Cisl non arretreremo di un millimetro nella difesa delle nostre idee». È durissima la reazione del segretario provinciale della Cisl, Francesco Falcone, dopo la manifestazione di un gruppo di militanti della Fiom-Cgil che stamattina si è radunato davanti alla sede Cisl di Castelfranco Emilia. Dal gruppo, oltre che slogan contro la firma del contratto dei metalmeccanici siglato da Fim e Uilm, sono partiti anche cori contro la Cisl: “Venduti”, “Vergogna”, “Venite fuori”, “Ladri di democrazia”.
«Diciamo a voce alta che non abbiamo “fifa” – afferma Falcone riprendendo, non a caso, lo slogan di un manifesto Cisl del 1965 – Continueremo a difendere i lavoratori e pensionati con la lealtà che ci contraddistingue da oltre sessant’anni. Chi tenta di intimidirci non avrà successo, chi cerca la provocazione non avrà altra risposta che l’aumento della nostra determinazione nel rinnovare altri contratti nell’interesse dei lavoratori. Gli insulti e le minacce sono la carta d’identità di chi si traveste da agnello, ma in realtà si comporta da lupo. Proseguiremo in serenità il nostro lavoro, ma quanto accaduto mette in inevitabilmente in discussione i nostri rapporti con la Cgil, dalla quale – conclude il segretario provinciale della Cisl – ci aspettiamo una presa di distanza netta e definitiva da chi, anziché manifestare civilmente le proprie posizioni, attacca, insulta e minaccia chi la pensa diversamente».