Lo sport è una opportunità di crescita e di inclusione, uno strumento capace di creare comunità e di abbattere le barriere sociali e culturali. Forti di questa convinzione, il Comune di Reggio Emilia con il contributo della Fondazione Manodori mette a disposizione, tramite bando, 80 mila euro per sostenere il sistema sportivo cittadino con un duplice obiettivo: favorire l’accesso alla pratica sportiva per bambine, bambini, ragazze e ragazzi con difficoltà economiche e, parallelamente, rafforzare la qualità educativa e di benessere dell’esperienza sportiva attraverso la formazione degli operatori.
In molte famiglie, infatti, le spese per tesseramenti, iscrizioni e attrezzature possono diventare un ostacolo alla continuità sportiva dei figli. Allo stesso tempo, l’associazionismo sportivo – con la sua presenza capillare – è un presidio fondamentale: sostenere le società sportive significa metterle nelle condizioni di accogliere, includere e accompagnare i ragazzi.
“Lo sport non deve essere un privilegio, ma un diritto, da assicurare a tutte e a tutti. Con questo bando, il Comune di Reggio Emilia, in collaborazione con la Fondazione Manodori – commenta l’assessore a Economia urbane e sport Stefania Bondavalli – intende agire perchè ciò sia possibile, sostenendo concretamente il lavoro degli enti di promozione sportiva, di associazioni e società che, ogni giorno, accolgono bambini e ragazzi, i quali, a causa di difficoltà economiche delle loro famiglie, non potrebbero accedere alla pratica sportiva. Si tratta, dunque, di realtà fondamentali per la nostra comunità, interpreti di un ruolo educativo e sociale insostituibile, che, grazie alle risorse messe a disposizione, potranno rafforzare ulteriormente percorsi di inclusione essenziali per la crescita positiva ed armonica delle giovani generazioni”.
“Lo sport è una scuola di vita e nessuno deve esserne escluso – aggiunge il presidente della Fondazione Manodori, Leonello Guidetti – Il gioco e l’attività sportiva, infatti, contribuiscono a diffondere i valori della solidarietà, della lealtà, del rispetto della persona e delle regole che sono i principi fondanti di ogni società sana. Stare insieme e fare sport sono anche strumenti di contrasto al senso di smarrimento e di isolamento che di frequente accompagnano l’età dell’adolescenza”.
“La Fondazione Manodori – precisa Guidetti – ha erogato fondi in particolare per i progetti proposti da associazioni senza scopo di lucro, come è nel nostro mandato, perché nessun giovane sia costretto a rinunciare a stare insieme agli amici e ai compagni, condividendo i valori fondamentali dello sport”.
La partecipazione al bando – disponibile da domani e con scadenza il 23 gennaio 2026 -rappresenta un’importante occasione di crescita anche per l’associazionismo sportivo locale che è chiamato, per la sua presenza diffusa sul territorio, a divenire parte di una rete di supporto che permetta di raggiungere i giovani e le famiglie in modo efficace all’interno di un sistema collaborativo in cui istituzioni, associazioni ed enti di promozione sportiva lavorano insieme per il raggiungimento di obiettivi comuni.
Il bando comprende due diverse linee di intervento: una destinata alle associazioni sportive per progetti di pratica sportiva vera e propria che favoriscano l’inclusione sportiva di minori (con e senza disabilità), per le spese di iscrizione e tesseramento e per l’acquisto di materiale sportivo da destinare ai minori in difficoltà (contributo di 65mila euro); una seconda destinata a enti di promozione sportiva e federazioni sportive e finalizzata a realizzare percorsi formativi e di sensibilizzazione rivolti al personale tecnico e dirigenziale delle associazioni sportive, su temi legati al benessere psico-fisico in ambito psicologico, educativo, pedagogico, nutrizionale (contributo di 15mila euro).
Per partecipare al bando, le associazioni sportive dovranno presentare progetti specifici destinati ai bambini e alle bambine provenienti da famiglie in difficoltà economica, indicando le attività sportive offerte (con particolare riferimento alla fascia di età 3 – 18 anni), il piano di inclusione per le famiglie disagiate, specificando come verranno individuati i beneficiari, il numero di bambini e ragazzi che intendono coinvolgere, le modalità di accesso al contributo da parte delle famiglie e la durata del progetto.
La dotazione complessiva è di 80mila euro (40mila messi a disposizione dal Comune di Reggio, 40mila dalla Fondazione Manodori) e le domande sono da inviare al Comune di Reggio Emilia. Il contributo massimo è fino all’80% delle spese ammissibili, con tetto fino a 5.000 euro per progetti di sostegno alla pratica sportiva e fino a 3.000 euro per progetto di formazione del personale. Le spese sono ammissibili se sostenute dal 1 settembre 2025 al 30 aprile 2026. I progetti dovranno concludersi entro il 30 aprile 2026.
INFO – Per informazioni e chiarimenti: federica.pasini@comune.re.it e rita.montecchi@comune.re.it Tel. 0522/456466 – 0522/456459


