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Nasce la ‘Scuola della Pietra e del Costruito storico dell’Appennino’

L’Appennino custodisce un patrimonio unico di conoscenze costruttive, frutto della geologia del territorio e del saper fare di generazioni di scalpellini, muratori, architetti e restauratori. Per valorizzare questa eredità, formare nuove competenze e promuovere un’edilizia attenta al contesto, alla sostenibilità e al riuso, nasce la Scuola della Pietra e del Costruito Storico dell’Appennino.

L’iniziativa è stata presentata oggi alla Rocchetta Mattei, a Grizzana Morandi (BO), ed è una delle azioni strategiche e di cardine del progetto pilota del Bando Borghi “Da Campolo – L’Arte fa Scola”, finanziato nell’ambito del Pnrr – M1C3 Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, investimento 2.1 “Attrattività dei borghi storici”.

“Il progetto finanziato nell’ambito del ‘Pnrr Borghi’ ci consente ora di realizzare questa scuola, che rappresenta un nuovo punto di riferimento per artigiani, operatori edili e professionisti che desiderano acquisire competenze aggiornate sull’intervento nel costruito storico, con un approccio fondato sulla consapevolezza tecnica, il rispetto dei valori paesaggistici e una visione contemporanea dell’abitare- hanno detto gli assessori regionali Davide Baruffi (Programmazione fondi europei e Montagna) e Gessica Allegni (Cultura)-. Il nostro obiettivo è quello di formare nuove generazioni di professionisti del restauro e del recupero di edifici e di borghi dell’Appennino, per rivitalizzare i valori fondamentali della vita in montagna, con le sue tradizioni e i suoi mestieri”.

“La Scuola della Pietra nasce dall’ascolto attento del territorio e di chi vi lavora ogni giorno: artigiani, imprese, associazioni, tecnici e realtà formative che custodiscono i saperi dell’Appennino- afferma il sindaco di Grizzana Morandi, Franco Rubini-. Grazie a questo confronto abbiamo potuto definire un’offerta formativa solida, mirata e realmente ancorata alle esigenze delle nostre comunità, aprendo nuove prospettive per chi opera – o desidera operare – nel recupero del patrimonio edilizio e culturale”.

Un progetto costruito con il territorio

La Scuola nasce grazie alla collaborazione tra il Comune di Grizzana Morandi, IIPLE – Scuola Edile di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Università di Bologna, Associazione Ciancabilla, insieme alle imprese attive nell’Appennino bolognese come Ottorino Nonfarmale Srl e Mazzetti Marmi Srl. È il risultato di un percorso, avviato all’inizio dell’anno, di ascolto e confronto con i soggetti che da anni operano sul territorio e che conoscono profondamente i saperi, le tecniche e le competenze legate alla tradizione costruttiva appenninica. La loro partecipazione ha consentito di comprendere in modo puntuale la domanda e l’offerta locale, orientando la definizione di un’offerta formativa realmente contestualizzata e rispondente ai bisogni del territorio.

Una delle azioni strategiche del progetto “Da Campolo l’arte fa Scola”

La nascita della Scuola della Pietra e del Costruito Storico è una delle azioni cardine del Progetto Pilota del Bando Borghi, dedicato alla rigenerazione culturale, sociale ed economica del borgo di Campolo, in connessione con La Scola e la Rocchetta Mattei. Il progetto destina un intero filone alla formazione e alla trasmissione dei saperi costruttivi dell’Appennino e al recupero del costruito in chiave contemporanea, riconoscendo che la rigenerazione di un luogo passa attraverso la riscoperta e l’aggiornamento delle competenze che lo hanno costruito.

In questo quadro, la Scuola si integra con un insieme articolato di iniziative che si sono svolte negli ultimi due anni: attività pratiche e formative come il cantiere Scuola alla Rocchetta Mattei per il restauro della Sala Turca e della Sala degli Specchi, realizzato con la collaborazione dell’Università di Bologna; tirocini curricolari e professionali promossi nell’ambito dei molteplici cantieri di restauro e recupero che hanno preso avvio con il progetto; corsi curati dall’Associazione Fulvio Ciancabilla dedicati all’arte degli scalpellini del Montovolo, custodi della lavorazione della pietra arenaria, oggi riconosciuta De.Co. dalla Città metropolitana di Bologna.

















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