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Presentati i dati del Registro Tumori della provincia di Reggio Emilia

Cosa rivelano gli ultimi dati e quali prospettive future

Sono stati presentati questa mattina nel corso di una conferenza stampa i dati del Registro Tumori della provincia di Reggio Emilia; ad illustrare la situazione oltre al Direttore Generale, Davide Fornaciari, i professionisti Lucia Mangone, Responsabile Registro Tumori Reggio Emilia e Antonino Neri, Direttore Scientifico AUSL-IRCCS Reggio Emilia.

Il Registro Tumori (RT) della provincia di Reggio Emilia è la struttura deputata alla raccolta, codifica ed elaborazione dei dati relativi alle neoplasie maligne incidenti nella provincia di Reggio Emilia. Le fonti informative principali sono l’Anatomia Patologica dell’Azienda USL-IRCCS di Reggio Emilia, le Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO) e l’archivio della Mortalità, ma negli ultimi anni molte altre fonti vengono consultate per aggiungere informazioni sulla biologia dei tumori, sullo stadio e sui trattamenti. Il RT dispone dei dati di incidenza a partire dal 1996 ed è considerato una struttura con dati di qualità sia per l’elevata percentuale di conferme microscopiche che per la bassa percentuale di DCO (casi diagnosticati dal solo certificato di morte), ed è l’unico RT in Italia a disporre di dati aggiornati al 2023.

Ogni anno, nella provincia di Reggio Emilia, vengono diagnosticati circa 4.600 nuovi casi di tumore maligno tra i residenti. Le neoplasie più diffuse sono il tumore della mammella, polmone e colon-retto nelle donne e il tumore della prostata, polmone e vescica negli uomini.

L’analisi dei trend di incidenza mostra un quadro complessivamente stabile nel corso degli ultimi anni. Si osservano, tuttavia, alcuni incrementi specifici che riguardano il tumore della tiroide, del testicolo e il melanoma negli uomini e il tumore del polmone e il melanoma nelle donne. Un dato particolarmente positivo riguarda il marcato calo del tumore del polmone negli uomini, correlato alla diminuzione del consumo di tabacco. Nelle donne, invece, l’incidenza del tumore polmonare continua a crescere, seppur limitatamente alla fascia d’età over 50. Prosegue, inoltre, il calo del tumore del colon-retto sia negli uomini che nelle donne.

I risultati più rilevanti riguardano le tre neoplasie oggetto di screening, e i benefici emersi interessano l’intera popolazione, non solo le fasce di età invitate ai programmi di prevenzione.

Il tumore della mammella rimane la neoplasia più frequente nelle donne, con circa 600 nuovi casi per anno. La sopravvivenza è molto elevata, superiore al 91% e raggiunge il 100% nei casi diagnosticati in fase iniziale. Anche le forme metastatiche, calate dal 6% al 3% nel corso degli anni, mostrano una mortalità in costante diminuzione, soprattutto a partire dal 2017, grazie alla disponibilità di nuovi farmaci.

Per il tumore del colon-retto (circa 300 casi all’anno) si registra un significativo calo dell’incidenza, effetto diretto delle campagne di screening che permettono di intercettare e trattare le lesioni precancerose, interrompendo la sequenza adenoma-carcinoma. Risultati analoghi emergono per il tumore della cervice uterina: nel 2023 sono stati diagnosticati solo 8 nuovi casi in tutta la provincia, grazie alla rimozione tempestiva delle lesioni precancerose individuate nelle donne aderenti ai programmi di prevenzione.

Un ulteriore elemento di rilievo è il costante calo della mortalità, frutto delle diagnosi sempre più precoci e dell’introduzione di terapie innovative.

I dati raccolti dal RT di Reggio Emilia sono a disposizione dei professionisti dell’Azienda USL-IRCCS di Reggio Emilia e vengono utilizzati sia per la programmazione sanitaria che per progetti di ricerca. La disponibilità di dati recenti e di buona qualità permette di individuare l’efficacia di campagne di prevenzione primaria (al calo del fumo di sigaretta negli uomini corrisponde un calo del tumore del polmone), ma anche secondaria (come per le tre sedi oggetto di screening). Inoltre molti dati sono utilizzati per verificare se nel real-world si ottengono gli stessi risultati osservati nei clinical trial: sono stati pubblicati dati sulla chirurgia del tumore del polmone, della mammella, del colon-retto che confermano i buoni risultati di trial internazionali.

I dati del RT sono stati usati per confermare l’impatto dei PDTA per le sedi tumorali che richiedono un approccio multidisciplinare e durante il Covid, i dati del RT sono stati ampiamente utilizzati sia per testimoniare il calo dell’incidenza dovuto al lockdown (e la rapida ripresa delle attività diagnostico-terapeutiche) ma anche l’impatto dei vaccini nei pazienti oncologici. Molti di questi dati vengono pubblicati su riviste scientifiche internazionali per cui alle attività di monitoraggio e sorveglianza, si aggiunge anche una intensa attività di ricerca.

 

















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