Si è svolta oggi, mercoledì 10 dicembre 2025, una giornata di grande valore storico e identitario per la comunità di Bibbiano, accolta in Udienza Generale da Sua Santità Papa Leone XIV in Piazza San Pietro. Un appuntamento particolarmente significativo, che giunge nell’anno del Giubileo 2025 e nel 910° anniversario della morte di Matilde di Canossa, figura centrale per la storia del nostro territorio.
La delegazione bibbianese – guidata dal Sindaco Stefano Marazzi, da Don Wojciech Darmetko, Parroco dell’Unità Pastorale di Bibbiano e Barco, e dai rappresentanti del Consorzio “Bibbiano la Culla”, oltre che da numerosi cittadini – ha vissuto un momento di profonda partecipazione e condivisione, nel solco della tradizione avviata con la storica udienza del 2015.
Durante la cerimonia, i caseifici del territorio hanno consegnato al Santo Padre sei forme di
Parmigiano Reggiano DOP, prodotte dai caseifici Centro Ghiardo, Scalabrini, Paverazzi, Dotti, Nuova e Moderna. Le forme, recanti il sigillo di Matilde e la dicitura “FORMADIO”, progenitore dell’attuale Parmigiano Reggiano, insieme al marchio “Bibbiano la Culla”, sono state donate come simbolo del profondo legame tra la tradizione casearia della Val d’Enza e la spiritualità matildica.
Nel pomeriggio, la delegazione ha raggiunto la Basilica di San Pietro, dove ha reso omaggio alla tomba di Matilde di Canossa, rinnovandone la memoria e il significato per l’identità culturale diBibbiano e di tutto il territorio reggiano.
«Questa giornata rimarrà impressa nella nostra storia comunitaria», ha dichiarato visibilmente commosso il Sindaco Stefano Marazzi. «Essere accolti nuovamente dal Santo Padre, a dieci anni dalla nostra prima udienza, è un onore profondo e un’occasione per riaffermare i valori, le radici e la tradizione che ci uniscono alla figura di Matilde di Canossa e alla nascita del Formadio, origine del Parmigiano Reggiano. Torniamo a Bibbiano con un rinnovato senso di orgoglio e gratitudine».
L’esito della giornata conferma il costante impegno del Comune di Bibbiano, insieme alle realtà ecclesiali, culturali e produttive del territorio, nel promuovere e valorizzare un patrimonio storico e culturale di rilevanza millenaria, elemento fondante dell’identità locale.


