giovedì, 27 Novembre 2025
17 C
Comune di Sassuolo
HomeAppennino ReggianoA Castelnovo ne’ Monti nasce l’ITS PURPLE, il nuovo corso post-diploma dedicato...





A Castelnovo ne’ Monti nasce l’ITS PURPLE, il nuovo corso post-diploma dedicato alla gestione del rischio idrogeologico

Un percorso biennale promosso dalla Fondazione ITS TEC Academy, autorizzato dalla Regione Emilia-Romagna e realizzato in collaborazione con il Comune di Castelnovo ne’ Monti. La Provincia sostiene la rete territoriale. Il corso formerà 21 tecnici specializzati nella prevenzione, gestione e mitigazione del dissesto, con sede al Palazzo Ducale

È stato presentato oggi nella sede della Provincia di Reggio Emilia il nuovo corso ITS PURPLE – Prevention hydraUlic Risk Protection Land and Energy, un percorso biennale post-diploma promosso e gestito dalla Fondazione ITS TEC Academy di Ferrara, autorizzato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito della Rete Politecnica regionale e realizzato in collaborazione con il Comune di Castelnovo ne’ Monti, dove sarà ospitata la sede didattica presso il Palazzo Ducale, attualmente oggetto di ristrutturazione.

La Provincia, in questa fase di avvio, svolge un ruolo di accompagnamento e sostegno, favorendo la messa in rete tra istituzioni scolastiche, enti territoriali, imprese e realtà del territorio, affinché questa nuova opportunità formativa venga colta al meglio da comunità, famiglie e studenti dell’Appennino.

Il corso – rivolto a 21 studenti – prevede 2.000 ore tra lezioni frontali, attività laboratoriali, esercitazioni sul campo e tirocini presso imprese, consorzi ed enti specializzati. Formerà tecnici qualificati nella prevenzione e gestione del rischio idrogeologico, nell’utilizzo di tecnologie avanzate per il monitoraggio (droni, lidar, telelaser), nella manutenzione delle infrastrutture, nella gestione di dighe e invasi e nella valorizzazione dei servizi ecosistemici in un’ottica di transizione ecologica.

Durante la conferenza stampa, Francesco Capuano, referente tecnico incaricato dal Comune per la costruzione del progetto formativo, ha ricostruito la genesi dell’iniziativa, illustrando l’interlocuzione con la Regione e la costruzione della rete dei partner, oltre al programma didattico, che integra competenze ingegneristiche, ambientali, tecnologiche e operative finalizzate alla sicurezza del territorio.

 

Dichiarazioni

Giorgio Zanni, Presidente della Provincia di Reggio Emilia

«L’attivazione dell’ITS PURPLE è un’iniziativa che parla di formazione e di futuro dei nostri giovani e del nostro territorio, con una logica di estrema attualità.

La sicurezza delle nostre comunità e dei nostri concittadini, la capacità di riconoscere e prevenire le fragilità territoriali, la possibilità di studiare, conoscere e approfondire tali criticità e i fenomeni climatici, geologici e idraulici che – in maniera sempre più attuale – determinano tali situazioni in gran parte dei territori italiani, diventano oggi la base per generare nuove professionalità, competenze e opportunità di lavoro qualificato utili ai nostri territori e all’intero Paese.

Per la Provincia di Reggio Emilia si tratta di un ulteriore e importante tassello strategico della nostra offerta formativa: un percorso che unisce scuola, istituzioni, imprese e mondo tecnico, e che dà ai giovani strumenti concreti per diventare protagonisti di uno sviluppo sempre più aggiornato e attento dei territori in cui vivono.

Questo ITS rafforza la Rete politecnica regionale e, allo stesso tempo, valorizza il ruolo della nostra montagna come luogo di innovazione, ricerca e formazione avanzata.

Il tema della sicurezza idrogeologica è una delle sfide più importanti che abbiamo davanti nella gestione e nella programmazione dei nostri territori.

Ogni giorno la Provincia interviene con sopralluoghi, progettazioni, monitoraggi e lavori che richiedono professionalità sempre più specializzate. Formare nuove figure tecniche significa rafforzare l’intero sistema di prevenzione e intervento, dando continuità a un impegno che riguarda tutti: comunità, istituzioni e imprese.

Come Provincia proseguiremo nel nostro prezioso lavoro di raccordo territoriale, costruendo reti e relazioni sempre più sinergiche tra dirigenti scolastici, studenti e famiglie, enti pubblici e realtà produttive, affinché questa nuova opportunità di formazione diventi un punto di forza stabile per l’Appennino e per tutto il Reggiano.

Investire sulle persone e sui loro talenti è l’investimento più prezioso che possiamo fare per il futuro e il presente dei nostri territori».

 

Vincenzo Colla, Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna

«Oggi diventa realtà la promessa fatta a suo tempo dalla Regione Emilia-Romagna di insediare un ITS a Castelnovo ne’ Monti: un’operazione che si inserisce nella strategia di rafforzamento, ripopolamento e di nuovo ruolo economico e sociale che vogliamo riconoscere alle aree di montagna. Allo stesso tempo prosegue l’investimento sulla Rete politecnica regionale per ampliare l’offerta formativa e creare nuove competenze in grado di rispondere sempre meglio ai bisogni del territorio.

Le figure che usciranno da questo nuovo corso porteranno nelle nostre comunità quelle conoscenze su cui dobbiamo investire sempre di più, sia per accompagnare la transizione ecologica delle nostre filiere, sia per prevenire il dissesto e preservare il territorio, considerando che l’Emilia-Romagna è una delle regioni col più alto rischio idrogeologico. Non a caso il nuovo Patto per l’Emilia-Romagna porrà al centro della nostra strategia di sviluppo la sicurezza e la sostenibilità ambientale.

I giovani che usciranno dall’ITS PURPLE, collocato in Appennino proprio per la vicinanza ai territori montani che più di altri necessitano di studi e interventi di difesa, potranno così trovare un’occupazione di qualità sapendo di contribuire al cambiamento di questa regione».

 

Sergio Baroni, Presidente della Fondazione ITS TEC Academy

«Il percorso ITS PURPLE – Prevention hydraUlic Risk Protection Land and Energy nasce in risposta a un bisogno, segnalato dal territorio reggiano, di formare Tecnici superiori per la gestione del rischio di alluvione e la riduzione del rischio idrogeologico, la valorizzazione sostenibile del territorio e l’efficienza energetica.

I tecnici formati saranno in grado di pianificare e gestire interventi di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico e idraulico, monitorare e analizzare dati territoriali e idrometeorologici attraverso tecnologie digitali quali GIS, BIM, droni e sensori IoT, diagnosticare criticità e proporre soluzioni per la riduzione degli impatti ambientali e la resilienza climatica, garantire la conformità alle normative ambientali, alla sicurezza dei cantieri e ai piani di protezione civile.

Il percorso integra l’offerta complessiva della Fondazione ITS TEC, sia dal punto di vista della copertura territoriale, sia per i profili professionali formati.

Rappresenta quindi un potenziale tassello di ulteriore crescita della nostra Fondazione, oltre che una risposta a una richiesta collettiva proveniente dal territorio reggiano – istituzioni, scuole, imprese – che ha riconosciuto l’urgenza di sviluppare competenze tecniche innovative per affrontare le sfide del presente».

Emanuele Ferrari, Sindaco di Castelnovo ne’ Monti e Presidente dell’Unione dei Comuni dell’Appennino

«Il ruolo di Castelnovo ne’ Monti nella creazione di questa proposta è strettamente legato alla strategia territoriale dell’Area montana interna della Regione (STAMI). La strategia si chiama Montagna dei saperi e l’obiettivo è avere alcuni Hub diffusi, con Castelnovo che oggi è già il polo formativo di riferimento per quanto riguarda gli Istituti superiori, arrivando a costruire qui anche un polo per la formazione post-diploma che rappresenterà una grande innovazione formativa e tecnologica sul territorio.

Prevediamo l’istituzione di 9 Hub che verranno progettati e realizzati nei prossimi anni in 9 comuni: i 6 appartenenti all’Unione Appennino, più Canossa, Baiso e Viano che rientrano nella STAMI insieme alla stessa Unione. Il ruolo di Castelnovo è un ruolo di connessione, di servizio a un percorso che vede nell’investimento sul capitale umano e nel lavoro per le nuove generazioni la priorità assoluta, a partire dalla costruzione di occasioni e percorsi formativi che ne rappresentano il cuore strategico e pulsante.

Il significato per il territorio deriva dall’idea che, per lavorare allo sviluppo e creare le condizioni affinché le persone non solo restino in Appennino ma siano attratte qui per realizzare i propri progetti di vita, d’impresa e di crescita personale, occorre investire anzitutto sulle persone. In questo caso parliamo di formazione tecnica superiore, strettamente collegata alle dinamiche di fragilità ma anche alle potenzialità di sviluppo del territorio: tecnici formati su manutenzione, prevenzione e gestione del dissesto, ma anche sulla valorizzazione dei servizi ecosistemici dell’Appennino. Si crea così una relazione biunivoca tra centro e territori, in un dialogo paritario».

Tra i partner coinvolti figurano, oltre a importanti consorzi di imprese del settore, le Università di Parma e Modena-Reggio Emilia, ENEL Green Power, IREN, il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, AIPO e CNA Formazione.

 

 

















Ultime notizie