Già era gratuito l’accesso al Pronto soccorso, ai consultori familiari per la presa in carico e il sostegno psicologico. Ora l’esenzione del ticket viene estesa anche alle visite specialistiche ambulatoriali.
In Emilia-Romagna, per volontà della Regione che ha approvato il provvedimento ieri in Giunta, d’ora in poi le persone vittime di violenza di genere e/o a causa del proprio orientamento sessuale o della propria identità di genere potranno accedere alle cure che si rendano necessarie in conseguenza della subita violenza, senza alcuna compartecipazione alla spesa sanitaria per le prestazioni specialistiche ambulatoriali.
Accanto all’ampliamento delle prestazioni non soggette al pagamento del ticket, viene poi introdotto, per la prima volta, uno specifico codice di esenzione, che ha validità annuale e prevede la possibilità di rinnovo qualora dovessero persistere le condizioni cliniche correlate alla violenza. Il titolo idoneo a documentare il diritto di cittadine e cittadini residenti in Emilia-Romagna al riconoscimento dell’esenzione è il referto di Pronto Soccorso o il certificato specialistico, rilasciato in strutture sanitarie pubbliche.
“Con questo provvedimento, che siamo contenti di adottare proprio nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne- sottolineano gli assessori alle Politiche per la Salute, Massimo Fabi, e alle Pari opportunità, Gessica Allegni- la Regione prosegue nell’implementazione e nel rafforzamento delle misure di prevenzione e contrasto della violenza di genere. Estendendo la gratuità anche alle visite specialistiche ambulatoriali, vogliamo essere a fianco delle vittime passo dopo passo, per una presa in carico che possa sostenerle nella fuoriuscita da percorsi difficili e dolorosi”.
“Da anni- proseguono Allegni e Fabi- questa Regione è impegnata a contrastare la violenza di genere e le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere, ora facciamo un ulteriore passo avanti per il concreto e fattivo sostegno alle vittime”.


