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Al Meucci di Carpi la Polizia di Stato incontra gli studenti per sensibilizzare sul tema della violenza di genere

Nelle mattinate del 24 e 25 novembre, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Polizia di Stato ha incontrato oltre 200 studenti dell’Istituto Tecnico Commerciale Meucci di Carpi. L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale – VIII ambito Territoriale di Modena, con lo scopo di sensibilizzare sul tema della violenza di genere.

Oltre ad un’analisi approfondita del fenomeno partendo dall’individuazione dei primi possibili segnali di violenza, che a volte si nascondono dietro false attenzioni, il Vice Questore Paola Convertino ha fatto un excursus sugli strumenti di tutela, in particolare sull’ammonimento del Questore, che i dati testimoniano essere estremamente efficace nel bloccare il c.d. “ciclo della violenza,  in quanto nella maggior parte dei casi evita che i comportamenti violenti si ripetano. È stato poi illustrato in maniera approfondita il funzionamento dell’app YouPol, realizzata dalla Polizia di Stato e scaricabile gratuitamente da dispositivi IOS e ANDROID, nata inizialmente per denunciare anche in anonimato episodi di spaccio, bullismo, di cui si è vittima o testimoni, ed estesa anche ai reati di violenza.

L’app permette di trasmettere in tempo reale messaggi, immagini, video e file audio agli operatori della Polizia di Stato o di chiamare direttamente dall’applicazione l’112 NUE. Le segnalazioni, che vengono ricevute e prese in carico dalla sala operativa della Questura competente per territorio, sono automaticamente georeferenziate, ma è possibile per l’utente indicare il luogo dove sono avvenuti i fatti.

L’Ispettore Beatrice Biasoli ha raccontato ai giovani studenti esperienze reali maturate a seguito di interventi della Squadra Volante. Entrambe le mattinate si sono concluse con una sorta di simulazione pratica da parte degli studenti che hanno impersonato, alternandosi, i ruoli di denunciante e operatore di polizia, per far comprendere la necessaria empatia che occorre avere o sviluppare per vincere il muro di resistenza dietro cui sovente si nasconde la vittima di violenza.

















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