Oggi, 20 Novembre, in occasione della Giornata Mondiale del tumore al pancreas, il Centro Oncologico dell’Azienda Ospedaliero–Universitaria di Modena si illuminerà di viola, a simboleggiare l’impegno costante di medici e ricercatori nella ricerca e nella prevenzione di questa forma di tumore così aggressiva. L’Azienda, attraverso le Strutture Complesse di Oncologia Medica e Chirurgia Oncologica EBP e Trapianti, dirette dai Professori Massimo Dominici e Fabrizio Di Benedetto, aderisce alla campagna nazionale “Facciamo luce sul tumore al pancreas”, promossa dall’Associazione Nastro Viola.
«Il tumore del pancreas non ha solo un impatto clinico drammatico, ma rappresenta anche una significativa sfida sociale – sottolinea il Professor Massimo Dominici – gli avanzamenti terapeutici, raggiunti per molte altre patologie oncologiche, non hanno modificato la sopravvivenza nel tumore del pancreas che resta tra le più basse: meno di un paziente su dieci supera i cinque anni dalla diagnosi. La scoperta spesso tardiva e le peculiari caratteristiche biologiche della malattia, in particolare la presenza di un microambiente fortemente fibrotico che ostacola l’efficacia dei farmaci e sostiene la progressione tumorale, continuano ad alimentare la resistenza ai trattamenti. Di fronte a questo quadro, è fondamentale un impegno integrato che unisca strettamente clinica e ricerca».
A Modena gran parte della ricerca si concentra su quello che è definito ambiente tumorale. «Le terapie attuali – spiega la Dottoressa Giulia Grisendi, per anni impegnata come ricercatrice di UNIMORE sul tema – colpiscono le cellule tumorali, ma non le cellule stromali che le circondano formano una “impalcatura protettiva”, sostenendo la crescita del tumore e riducendo l’efficacia dei farmaci. Per aggirare questo ostacolo in laboratorio abbiamo sviluppato cellule mesenchimali sane, derivate dal tessuto adiposo del paziente e modificate per produrre sostanze in grado di attaccare sia il tumore sia la sua barriera fibrotica, senza danneggiare i tessuti sani. I test preclinici hanno dimostrato che queste cellule ingegnerizzate per aggredire il tumore del pancreas possono potenziare l’effetto della chemioterapia, aprendo la strada a terapie più mirate e personalizzate».
«La luce viola che illuminerà questa sera il nostro Centro Oncologico – conclude il Dottor Giuseppe Longo, Direttore del Dipartimento Interaziendale di Oncologia ed Ematologia – non è solo un segnale visibile nella notte: è un simbolo di speranza, coraggio e determinazione. Rappresenta i pazienti che ogni giorno affrontano questa malattia, le loro famiglie che li sostengono, e i medici e i ricercatori che non smettono mai di cercare soluzioni concrete. Oggi più che mai, questa giornata è dedicata a loro, al loro impegno e alla loro resilienza, e vuole ricordarci che ogni progresso nella ricerca può accendere una nuova luce nella vita di chi lotta contro il tumore del pancreas».


