
Una ‘seconda vita’ per l’ex-Palazzo Corbelli di Concordia sulla Secchia, gravemente danneggiato dal sisma del 20 e 29 maggio 2012: dopo un complesso intervento di restauro e miglioramento sismico, lo storico edificio settecentesco tornerà a essere la sede del municipio.
Oggi, nella cittadina della pianura modenese l’inaugurazione, accompagnata dalla musica della Filarmonica ‘Giustino Diazzi’, alla presenza del presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, dell’assessore regionale con delega alla Ricostruzione post sisma 2012, Davide Baruffi, e della sindaca, Marika Menozzi, con anche il sindaco del Consiglio dei ragazzi di Concordia, Francesco Borghi.
Il recupero del Municipio ‘ex Palazzo Corbelli’ è stato inserito dalla Regione nel Programma delle opere pubbliche per la realizzazione di un intervento di ripristino con miglioramento sismico, con un importo pari a 10 milioni e 225mila euro, composto dal finanziamento commissariale di 7milioni e 445 mila euro e da un co-finanziamento assicurativo di 2milioni e 780mila euro.
Il rientro degli uffici comunali è programmato per marzo 2026, mentre nel secondo semestre del 2026 sarà aperto, in un’ala del piano terra, un museo dedicato alla storia di Concordia, nuovo spazio culturale che arricchirà l’offerta del centro storico e rafforzerà il legame tra comunità e memoria collettiva.
“In una giornata di festa come quella di oggi a Concordia, siamo orgogliosi di aver contribuito a restituire alla comunità un luogo simbolo del civismo e della cultura della cittadina- ha sottolineato il presidente de Pascale, Commissario delegato alla ricostruzione post sisma 2012-. Qui come in tutte le realtà colpite dal terremoto del 2012, siamo di fronte a un esempio di collaborazione e solidarietà che ha caratterizzato tutta la ricostruzione e che ha visto in prima linea i sindaci, straordinari nell’ascolto dei cittadini e delle loro comunità, supportati dalle altre istituzioni locali, Regione compresa. Lo stesso spirito e impegno condiviso coi quali l’Emilia-Romagna si rialzerà dopo le alluvioni in regione del 2023 e del 2024, per tornare a correre più veloce di prima”.
“Con il passaggio, primo esperimento in Italia, dallo stato d’emergenza allo stato di ricostruzione, previsto dalla Legge di Bilancio 2026 in fase di approvazione in Parlamento, l’Emilia-Romagna – precisa l’assessore Baruffi– si appresta a concludere in maniera ordinata il più ampio programma di ricostruzione mai avviato nell’intera regione. Un percorso condiviso tra istituzioni centrali, enti locali, professionisti, cittadini e imprese, che dovrà completare ogni intervento avviato, consolidare le buone pratiche sviluppate in questi anni e garantire la piena rendicontazione delle risorse pubbliche impiegate”.
“La riapertura di Palazzo Corbelli- ha aggiunto la sindaca Menozzi– rappresenta il ritorno delle funzioni pubbliche nel cuore del paese, nel centro storico da cui la nostra comunità trae identità e coesione. È un luogo che tornerà ad animarsi con eventi, matrimoni, mostre e con il futuro museo dedicato alla storia di Concordia. Un palazzo del Settecento che deve essere condiviso con i cittadini e non solo, e che riporta bellezza e vitalità in un centro storico ferito per molti anni dal sisma. Il recupero di Palazzo Corbelli arriva dopo la ricostruzione della rete scolastica, degli impianti sportivi e dei luoghi della cultura, come il Teatro del Popolo e il Teatro di Vallalta, e segna la chiusura di un capitolo importante della nostra storia recente”.
“Sul territorio comunale- aggiunge la sindaca- sono stati investiti in 13 anni circa 240 milioni di euro per la ricostruzione (pubblica, privata, attività produttive) e questo traguardo giunge in un momento particolarmente significativo, che coincide con la chiusura da parte del Governo dello stato di emergenza a fine anno, e rappresenta per la nostra comunità l’avvio di una nuova fase del percorso di rivitalizzazione di un centro storico arricchito di spazi per la socialità e la vita collettiva. La Regione, attraverso la struttura commissariale, ha sempre accompagnato il nostro territorio in questo percorso di ricostruzione, caratterizzato negli ultimi anni anche dall’aumento dei prezzi dei materiali, e questa costante sinergia ci ha permesso di raggiungere quest’ultimo importante risultato. Sul fronte della ricostruzione privata restano soltanto pochi interventi ancora in corso, che saranno completati entro la fine del 2025. In particolare, in centro storico gli edifici privati da completare sono cinque e si concluderanno entro pochi mesi. Contestualmente, l’Amministrazione comunale sta elaborando un piano di valorizzazione del centro storico, che la Regione Emilia-Romagna ha riconosciuto come hub urbano: un riconoscimento che conferma la centralità di Concordia nelle strategie di rigenerazione territoriale e che consentirà di sviluppare nuovi progetti di riqualificazione e innovazione urbana”.
La riapertura di Palazzo Corbelli si inserisce in un fine settimana di eventi dedicati alla rinascita del patrimonio storico e culturale di Concordia: domenica 2 novembre, alle ore 15.45, è prevista la cerimonia di inaugurazione della torre campanaria della Chiesa di San Paolo, alla presenza della sindaca Menozzi e del vescovo di Modena e Carpi, monsignor Erio Castellucci, che avrà anche l’occasione di impartire la sua benedizione a Palazzo Corbelli.
L’intervento
Chiusa dal sisma del 2012, la sede municipale storica torna a nuova vita grazie a un’opera che ha saputo coniugare sicurezza, tutela della storia e attenzione al futuro. Un cantiere durato oltre 1.200 giorni di lavoro, con il coinvolgimento di 55 imprese. L’intervento, progettato da Politecnica e realizzato da AEC Costruzioni con il contributo di Alchimia e il coordinamento dell’architetto Elisabetta Dotti, è stato finalizzato al recupero architettonico e funzionale dell’edificio. I lavori hanno riguardato il consolidamento strutturale delle murature, la ricostruzione di pareti e solai lignei, l’inserimento di telai metallici di rinforzo, il completo rifacimento degli impianti e una rifunzionalizzazione interna per garantire una migliore accessibilità e una più efficiente organizzazione degli spazi.
Valorizzati gli ambienti di pregio: l’atrio d’ingresso, lo scalone monumentale, la ‘Sala del Sindaco’ e soprattutto la ‘Sala Magna’, risalente alla fine del Settecento, che ha ritrovato il suo splendore originario grazie a un restauro conservativo degli apparati decorativi, gravemente danneggiati dal terremoto. Le superfici sono state consolidate, integrate e ricollocate dopo un delicato intervento di ‘stacco’ e recupero dei frammenti originali. Durante gli scavi di consolidamento delle fondazioni è stato inoltre rinvenuto un pozzo ottocentesco, conservato e valorizzato come ulteriore testimonianza storica dell’edificio.


