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Cavriago: attiva una utenza elettrica con l’identità di un congiunto. Denunciata

Nel giugno del 2021, una donna di 64 anni si è resa responsabile del reato di sostituzione di persona attivando a nome di un’altra persona, all’insaputa di quest’ultima, un contratto di fornitura di energia elettrica con una società operante nel mercato libero.

Nel dettaglio, la vittima, nell’agosto dello stesso 2021, riceveva una comunicazione dalla propria compagnia energetica nella quale le veniva notificata la chiusura del contratto di fornitura relativo alla propria abitazione. Non avendo mai richiesto tale cessazione, la donna contattava immediatamente il servizio clienti della società che la informava come la chiusura fosse avvenuta per “recesso verso altro fornitore”. Sorpresa dall’accaduto, la vittima si rivolgeva a un’associazione di tutela dei consumatori, scoprendo così che, in data 1° luglio 2021, era stato stipulato un nuovo contratto di fornitura a suo nome con un’altra società. Contattata la società, questa confermava l’esistenza del contratto e riferiva che la sottoscrizione era avvenuta online, utilizzando un indirizzo di posta elettronica e un numero di telefono che risultarono estranei alla vera titolare. Tali recapiti, in seguito vennero riconosciuti dalla stessa denunciante come appartenenti ad un familiare con cui non intratteneva rapporti da anni.

Dopo aver raccolto queste informazioni, la vittima si rivolgeva ai Carabinieri sporgendo formale denuncia. Le indagini successive permisero di ricostruire con precisione le modalità dell’illecito ed acquisire elementi di presunta responsabilità nei confronti di una donna di anni 64. Alla luce delle evidenze raccolte, la donna veniva quindi denunciata alla Procura reggiana per il reato di sostituzione di persona.

A seguito dell’iter processuale, il Tribunale di Reggio Emilia con sentenza emessa nel marzo 2025, divenuta definitiva ad aprile ha riconosciuto colpevole la donna, residente a Cavriago, condannandola a 2 mesi di reclusione, per i fatti commessi. La sentenza è ora divenuta esecutiva, dopo che il Tribunale di Sorveglianza di Reggio Emilia con provvedimento del 24 ottobre 2025, ha accolto la richiesta della condannata di poter scontare la pena in regime di detenzione domiciliare. I carabinieri della stazione di Cavriago ricevuto il provvedimento l’hanno rintracciata e hanno dato esecuzione al provvedimento, accompagnandola presso l’abitazione per l’espiazione della pena.

















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