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Campagna antincendi boschivi 2025, in tre mesi in Emilia-Romagna 431 incendi di sterpaglie, arbusti e residui vegetali

Il più rilevante a Monte San Pietro con oltre 15 ettari di bosco finiti in fumo

Sterpaglie, arbusti, residui vegetali da lavorazioni agricole. In Emilia-Romagna, su un totale di 431 incendi “di vegetazione” nel periodo estivo, 34 hanno riguardato i boschi. L’evento più significativo a Monte San Pietro, in località Calderino, in provincia di Bologna, con oltre 15 ettari di superficie boscata finiti in fumo. E ancora: 63 i giorni di funzionamento della Sala operativa unificata permanente (SOUP), presidio interforze contro gli incendi estivi presso l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile.

Sono alcuni dei numeri della Campagna Antincendio Boschivo (AIB) 2025, che ha visto l’intera Emilia-Romagna in fase di attenzione (corrispondente a un colore di allerta giallo) per 98 giorni, dal 23 giugno al 28 settembre. Fortunatamente, le condizioni meteoclimatiche non hanno generato le condizioni necessarie tali da elevare il livello di rischio alla fase di preallarme (corrispondente al colore arancione), come era accaduto invece lo scorso anno, limitatamente a periodi circoscritti e ai territori di alcune province (Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Reggio Emilia e Modena).

Da inizio 2025 il Tavolo regionale incendi boschivi si è riunito 27 volte per valutare l’evoluzione del grado di rischio, in base alle condizioni meteo e allo stato della vegetazione e, quindi, agli indici di suscettività (innesco) e propagazione degli incendi boschivi: vi partecipano rappresentanti della Direzione regionale dei Vigili del fuoco, del Comando Regione Carabinieri Forestale, del Centro funzionale di Arpae e del Settore aree protette, foreste e sviluppo aree montane della Regione.

La SOUP è stata operativa per 63 giorni, dal 30 giugno al 31 agosto, con un assetto multiforze di operatori dell’Agenzia regionale, Vigili del fuoco, esercito e volontariato. Durante la fase di attenzione sono stati emessi 13 bollettini di colore giallo, pubblicati sul portale dell’Agenzia e diffusi attraverso i canali social.

Tra giugno e settembre 431 incendi – cosiddetti “di vegetazione” – hanno riguardato sterpaglie, arbusti e residui vegetali da lavorazioni agricole. Di questi 34 sono classificabili come incendi di bosco: complessivamente sono andati in fumo circa 160 ettari di superficie, pari a una superficie media di 0,38 ettari per incendio (dati estrapolati dal Report di fine campagna AIB 2025 del Corpo nazionale Vigili del Fuoco).

La provincia con il maggior numero è stata quella di Bologna, con 99 incendi (dei quali 14 di bosco), seguita da Forlì-Cesena (70 incendi, 8 di bosco), Piacenza (67 incendi, 3 di bosco), Modena (46 incendi, 4 di bosco), Parma (43 incendi, 4 di bosco), Ravenna (34), Ferrara (33), Reggio Emilia (23) e Rimini (16 incendi, 1 di bosco). Si è verificato infatti a Monte San Pietro, in località Calderino, in provincia di Bologna, l’evento più significativo della stagione: tra il 17 e il 19 luglio sono bruciati oltre 15 ettari di superficie boscata. Sono entrate in azione 13 squadre di Vigili del fuoco (52 uomini), due pattuglie di Carabinieri forestali (4 militari), otto squadre di volontari (25 operatori), nonché due elicotteri dei Vigili del Fuoco (in convenzione regionale) e due Canadair appartenenti alla flotta nazionale gestita dal Centro Operativo Aereo Unificato del Dipartimento della Protezione Civile.

Gli abbruciamenti controllati di residui vegetali derivanti da lavori forestali e agricoli preventivamente comunicati ai Vigili del Fuoco e ai Carabinieri forestali sono stati 14.288 (il 58% comunicati attraverso la WebApp Segnala abbruciamento controllato – Regione Emilia-Romagna), mentre i fuochi accesi dai gruppi scout sono stati 194. A Bologna, Parma e Rimini si sono tenuti tre seminari formativi sul rischio incendi, con 251 capi scout addestrati.

Le forze in campo

I volontari di Protezione civile adeguatamente formati e addestrati per contrastare gli incendi di bosco, a supporto dei Vigili del fuoco, sono 874, mentre le squadre operative sono state più di 40. Durante la campagna AIB appena conclusa i volontari sono intervenuti su 38 eventi, schierando circa 35 squadre composte da più di 60 volontari.

Durante la fase di attenzione in vigore da giugno, sono state impegnate in regione fino a nove squadre di Vigili del fuoco per le attività di spegnimento e bonifica e 18 pattuglie di Carabinieri forestali in attività di controllo dei fuochi e repressione di tutti i comportamenti illeciti. Secondo le indagini di questi ultimi la maggior parte degli incendi sono provocati da disattenzione, comportamenti rischiosi e imperizia. Rientra tra le risorse a disposizione per spegnere gli incendi un elicottero con relativo equipaggio (due nei periodi più a rischio) presso il Reparto volo Emilia-Romagna. Per interventi più gravosi è comunque a disposizione la flotta aerea nazionale coordinata dal Centro Operativo Aereo Unificato del Dipartimento della Protezione Civile.

















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