Nel mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno, il Comune di Bibbiano, in collaborazione con LILT Reggio Emilia, Pro Loco Bibbiano, Auser, Avis e la Biblioteca Comunale “Milena Fiocchi”, invita tutta la cittadinanza a partecipare alla cerimonia di inaugurazione della Panchina Rosa, simbolo di sensibilizzazione, vicinanza e speranza per tutte le donne che affrontano o hanno affrontato la malattia.
L’iniziativa vuole essere un momento di comunità e consapevolezza, per ricordare l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce.
La mattinata si aprirà con una Camminata in Rosa non competitiva di circa 2 km, con ritrovo e partenza alle ore 11.00 da Piazza G. Reverberi. Il riscaldamento muscolare sarà curato dal Centro Calypso e l’arrivo è previsto per le ore 11.45, sempre in piazza.
A seguire, la cerimonia ufficiale vedrà gli interventi di:
• Ermanno Rondini, Presidente LILT Reggio Emilia
• Stefano Codeluppi, Volontario LILT
• Stefano Marazzi, Sindaco di Bibbiano
• Alessia Pellicciari, Assessora alle Pari Opportunità
Saranno presenti anche le associazioni Auser, Avis e Pro Loco Bibbiano.
Al termine della cerimonia è previsto un piccolo rinfresco e la possibilità di sostenere la LILT con un’offerta libera per l’acquisto dei vasi di fiori costruiti con i libri, realizzati con la collaborazione della Biblioteca Comunale. Tutto il ricavato sarà devoluto a LILT Reggio Emilia. Sarà inoltre allestito un punto informativo LILT dedicato alla prevenzione.
Alessia Pellicciari, Assessora alle Pari Opportunità:
“La Panchina Rosa è un simbolo che parla di cura e di comunità. Con questa iniziativa vogliamo ricordare a tutte le donne quanto sia importante prendersi cura di sé attraverso la prevenzione, ma anche quanto la solidarietà e il sostegno reciproco possano fare la differenza”.
Stefano Marazzi, Sindaco di Bibbiano:
“La Panchina Rosa sarà un segno visibile e permanente del nostro impegno per la salute e per il rispetto della vita. Ringrazio LILT e tutte le associazioni che hanno collaborato con entusiasmo: insieme dimostriamo che la prevenzione è una responsabilità condivisa”.