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Un convegno internazionale sulla professione bibliotecaria. A Medolla i maggiori esperti di settore si confrontano

Che cosa significa svolgere la professione bibliotecaria nei diversi paesi europei? Questo interrogativo sarà alla base del convegno internazionale Libraries in Europe / Bibliotecari e bibliotecarie in Europa, curato da AIB Emilia-Romagna e Comune di Medolla, che avrà luogo giovedì 16 e venerdì 17 ottobre al Teatro comunale “Facchini” di Medolla.

Al centro della riflessione loro, i bibliotecari e le bibliotecarie, professionisti della cultura e intermediari fra le risorse e i loro pubblici, oggi sempre più in una prospettiva internazionale. «Le tradizioni dei diversi contesti nazionali, in termini di formazione specialistica e politiche professionali – spiega Alberto Calciolari, Sindaco di Medolla –, conducono a delineare profili bibliotecari che poggiano su una solida base condivisa, ma che si declinano in base al contesto culturale nel quale si trovano ad operare. Poter cogliere le differenze, conoscerle e valutare le best practices per poterle fare proprie, se opportuno, è espressione della ricchezza offerta dalla valorizzazione delle diversità, che è il nucleo più profondo dell’anima dell’Europa. Questo è quello che si cercherà di fare nel corso della due giorni ed è con orgoglio che Medolla ospita questo prestigioso appuntamento, straordinaria occasione di confronto con i massimi esperti del settore».

Paolo Tinti, presidente di Aib Emilia-Romagna, sottolinea: «Il convegno si incentra su problemi, opportunità e formazione che i professionisti delle biblioteche nel contesto europeo devono affrontare ogni giorno. Da molti anni non si mettono a confronto docenti formatori in Europa della professione bibliotecaria con chi quella professione la praticano a tutte le latitudini europee. Aprirà la lectio magistralis di Paola Dubini, dell’università Bocconi di Milano, sul management culturale dell’istituzione biblioteca pubblica, in chiusura un focus dedicato alla professione del bibliotecario nel Ministero della Cultura. Questi temi non stanno a cuore solo a bibliotecarie e bibliotecari, ma anche a coloro ai quali deve stare a cuore una informazione libera, democratica e accessibile offerta e garantita dalle biblioteche in Europa».

Per l’occasione, il CER AIB Emilia-Romagna e il Comune di Medolla hanno messo a concorso 25 borse per partecipare al convegno, del valore 100 euro per under 40 non residenti nei comuni della provincia di Modena. Saranno rimborsate spese documentate di viaggio, vitto e alloggio fino a un massimo di 100 euro. Qualora non tutte le borse fossero assegnate, la cifra residua verrà redistribuita tra le domande valide. Inoltre Anci ha garantito crediti formativi per i partecipanti al convegno.

La partecipazione al convegno è gratuita, ma è raccomandata l’iscrizione, inviando una mail a segreteria.eventi@comune.medolla.mo.it.

 

Il programma del convegno

Trenta interventi, quattro panel e una lectio magistralis per una due giorni dedicata ai professionisti della cultura nella cornice del teatro Facchini di Medolla. È quanto mai ricco il programma del convegno internazionale organizzato da AIB Emilia-Romagna e Comune di Medolla, con contributi provenienti da ogni parte del Vecchio Continente a stimolare il confronto su opportunità e criticità della professione bibliotecaria.

Giovedì 16 ottobre, nella sessione d’apertura, dopo i saluti istituzionali, i lavori inizieranno a mezzogiorno con un intervento di grande interesse e spessore della professoressa Paola Dubini, docente di Management all’Università Bocconi di Milano ed esperta di politiche culturali in una prospettiva di sviluppo sostenibile, che terrà una lectio magistralis sul tema “Animare i terzi luoghi: la mediazione del bibliotecario”.

Nel pomeriggio la prima sessione, dedicata alle opportunità della professione bancaria in Europa. Alla tavola rotonda, coordinata da Paolo Tinti, porteranno i loro contributi Camilla Notarbartolo, con un focus su esigenze e opportunità formative della professione nel panorama europeo, Liù Palmieri, che spiegherà il progetto ELAN di Eblida e l’ambizioso obiettivo di costruire ponti tra le biblioteche d’Europa, Francesca Gualtieri, che approfondirà il tema delle biblioteche biomediche e Luca Valenza, che metterà in evidenza il ruolo della biblioteca come infrastruttura di cura.

La seconda parte della sessione sarà aperta da Alberto Zini con un intervento sulle biblioteche e la professione bibliotecaria nelle istituzioni europee, Benedetta Calonaci e Sophia Salmaso cureranno un approfondimento sui centri di documentazione europea e sull’evoluzione della figura del bibliotecario-documentalista dei CDE, Sara Pretto concentrerà l’attenzione sugli orizzonti formativi e professionali tra Francia, Belgio e Italia, in chiusura Claudio Leombroni tratteggerà il nuovo profilo professionale del bibliotecario all’interno dell’ente Regione Emilia Romagna. Al termine della sessione, è previsto un dibattito alimentato dalle domande del pubblico e moderato da Maria Adelaide Ranchino,

Venerdì 17 ottobre, dalle 9, l’inizio della seconda sessione, dedicata alla formazione. Al panel, coordinato da Anna Maria Tammaro, parteciperanno Irene Catani e Corina Laasch, che porteranno alla scoperta delle opportunità di Erasmus+, Christine Chevalier-Boyer con un intervento sulla figura del bibliotecario conservatore in Francia, Cristina Dondi sull’esperienza del CERL in materia di tirocini e borse di ricerca e Luigi Catalani che parlerà della biblioteca come spazio di apprendimento continuo. Al termine è previsto un momento di confronto e dibattito, con la moderazione di Paolo Zanfini.

Dalle 11.15 Anna Bernabé coordinerà la terza sessione, seconda di giornata, dedicata alla condizione di testimonianze e problemi della professione nel contesto europeo. Ad aprire il panel saranno Marina Ruiz Fargas e Neus Verger con l’intervento “Lavorare sui fondi antichi universitari spagnoli: un’inchiesta”, poi Catharina Isberg su “Everything is connected: the role of Swedish public librarians in a changing world”, a seguire Daniele Franco parlerà delle sfide per i bibliotecari del CNRS  tra ricerca e l’emergere di digital humanities e Ferencné Piroska Antalovits porterà all’attenzione un’esperienza di bibliotecario biomedico dalla Semmelweis University di Budapest. In chiusura il consueto dibattito, moderato da Paola Castellucci.

La quarta e ultima sessione, con inizio alle 14.15, avrà come focus la professione bibliotecaria nel Ministero della Cultura e sarà moderato da Luca Bellingeri. L’incontro vedrà gli interventi di Elena Stefani, Soprintendente archivistico e bibliografico dell’Emilia-Romagna, Cristiana Aresti, direttrice della Biblioteca Casanatense di Roma, Maria Elisa Agostino, direttrice della Biblioteca Estense Universitaria di Modena e Stefano Trovato, direttore della Biblioteca Nazionale Marc.

















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