Due sportelli per l’ascolto, l’accoglienza e il sostegno di studentesse e personale universitario. È questo il cuore del progetto “Puoi dirlo. Il tuo spazio (al) sicuro”, presentato questa mattina nel Palazzo del Rettorato dell’Università di Modena e Reggio Emilia alla presenza del Magnifico Rettore Carlo Adolfo Porro, della Professoressa Tindara Addabbo, delegata per le Pari Opportunità, dell’Assessora alle Politiche di Genere del Comune di Modena Alessandra Camporota, dell’Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Reggio Emilia Annalisa Rabitti, di Stefania Spanò – Anarkikka, autrice della campagna visiva “Puoi dirlo. Il tuo spazio (al) sicuro”, e delle rappresentanti dei centri antiviolenza Casa delle Donne contro la violenza ODV di Modena e Nondasola Onlus di Reggio Emilia.
Gli sportelli, attivi nelle sedi universitarie di Modena e Reggio Emilia, offrono uno spazio dedicato alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere attraverso un servizio di ascolto, orientamento e consulenza integrato nella rete territoriale dei centri antiviolenza. L’iniziativa traduce in azione concreta la volontà dell’Ateneo di rafforzare le politiche di inclusione e tutela previste dal Decreto Ministeriale n. 1170 del 2024, che destina parte del Fondo di Finanziamento Ordinario alla promozione di servizi di supporto per la componente studentesca.
La realizzazione del progetto discende dalla delibera del Consiglio di Amministrazione del 23 maggio 2025, con cui Unimore ha approvato un programma di interventi rivolti al benessere e alla sicurezza della comunità universitaria. In attuazione di quella decisione, l’Ateneo ha sottoscritto due convenzioni parallele con i Comuni di Modena e di Reggio Emilia, coinvolgendo i rispettivi centri antiviolenza, per aprire spazi di ascolto accessibili e riservati nelle aree universitarie.
La convenzione con il Comune di Modena affida la gestione dello sportello alla Casa delle Donne contro la violenza ODV, attiva da trent’anni sul territorio modenese, mentre quella con il Comune di Reggio Emilia coinvolge l’associazione Nondasola Onlus, che da tempo coordina la rete locale dei servizi di accoglienza e protezione per le donne in difficoltà. Le due realtà lavorano in raccordo con l’Ateneo attraverso gruppi di monitoraggio condivisi incaricati di seguire l’andamento delle attività, raccogliere dati e progettare iniziative formative e di sensibilizzazione rivolte a studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo.
Ogni sportello offre colloqui individuali, orientamento ai servizi del territorio, consulenza specialistica e momenti di formazione mirati alla prevenzione della violenza di genere anche nei contesti educativi e relazionali. Gli spazi sono stati scelti per garantire accoglienza, riservatezza e prossimità ai luoghi di studio.
Il progetto si accompagna a una campagna di comunicazione istituzionale ideata e illustrata da Stefania Spanò – Anarkikka, artista e attivista riconosciuta per il suo impegno nella comunicazione sociale, che ha realizzato i materiali grafici diffusi nelle sedi Unimore. La campagna, curata in collaborazione con la Fondazione Marco Biagi, dà identità visiva al programma con un linguaggio diretto e riconoscibile. I manifesti e le illustrazioni invitano a parlare, chiedere aiuto, condividere esperienze e riconoscere la violenza in tutte le sue forme attraverso messaggi come “Anche se non hai le parole. Anche se è successo proprio qui. Anche se tutto è confuso.”