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Ormai completato il primo lotto di lavori per la nuova cassa di laminazione sul torrente Ghironda, nel bolognese

Più sicurezza per la pianura e la prima collina bolognese. Proseguono i lavori per la realizzazione della cassa di laminazione sul torrente Ghironda, un’opera strategica per la protezione idraulica dell’abitato di Ponte Ronca e delle aree limitrofe.

L’intervento aveva già preso il via con una delicata fase preliminare di bonifica degli ordigni bellici inesplosi presenti in zona e fondamentale per garantire la sicurezza delle parti interessate. Quindi si è passati all’intervento vero e proprio. A oggi è stato completato ormai il 90% degli scavi previsti nel primo lotto: l’alveo del torrente è stato risagomato con una sezione significativamente più ampia ed è stata realizzata una zona di laminazione ‘in linea’. Una volta ultimato il cantiere il risultato sarà già importante: si prevede, infatti, un sensibile miglioramento della sicurezza idraulica dell’area, oltre alla piantumazione di essenze arboree compatibili con il deflusso idrico nei tratti di maggior ampiezza del torrente.

Per quanto riguarda il secondo lotto, sono in corso le operazioni previste dalla normativa per ottenere la disponibilità delle aree necessarie alla realizzazione. La data prevista per il completamento di queste procedure è il 16 ottobre e la progettazione esecutiva è già in corso.

“Quest’intervento, molto atteso, rappresenta un passo concreto verso una maggiore resilienza del territorio e una gestione più efficace del rischio idraulico- ha commentato la sottosegretaria con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini-: sarà dunque un tassello strategico per la protezione di persone, abitati, insediamenti produttivi, strade e infrastrutture all’interno di un bacino, quello del Reno, e in particolare del sistema Reno-Samoggia, caratterizzato da un elevato livello di criticità. Continua il nostro impegno a mettere in sicurezza tutte le aree a rischio della nostra regione”.

I lavori: i tempi e le risorse

Il guado necessario per il trasporto del materiale terroso è stato posato il 25 settembre, mentre nei prossimi giorni si procederà al completamento delle rampe di accesso, all’ampliamento della banchina stradale di via Matilde di Canossa e alla preparazione delle aree di collocazione delle terre. Il trasporto di queste ultime (circa 10mila metri cubi) al sito di destinazione è previsto entro la fine di ottobre.

I lavori, affidati al Consorzio Innova con impresa esecutrice CIE a inizio settembre, si stanno svolgendo con regolarità, tanto da far ipotizzare una conclusione anticipata rispetto ai 180 giorni previsti dal contratto.

Il costo complessivo del primo intervento ammonta a 800mila euro, comprensivi delle indennità di esproprio. L’opera è finanziata con risorse della Regione Emilia-Romagna, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e con fondi provenienti dal Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico.

















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