mercoledì, 1 Ottobre 2025
17 C
Comune di Sassuolo
HomeAmbientePavullo, esito dell'indagine di Federconsumatori sulla raccolta rifiuti e sulla pulizia della...





Pavullo, esito dell’indagine di Federconsumatori sulla raccolta rifiuti e sulla pulizia della città

E’ la prima indagine dedicata alle valutazioni dei cittadini e delle cittadine di Pavullo rispetto alla pulizia della città ed al servizio di raccolta rifiuti. E’ stata condotta in autonomia da Federconsumatori Modena, in collaborazione con la CGIL di Pavullo e Fondazione Isscon.

Si tratta – spiega Federconsumatori Modena – della sesta indagine di questa natura che presentiamo; le precedenti sono state condotte, anche più volte, a Modena, Carpi e Sassuolo. Anche se l’ambito d’indagine è limitato a Pavullo alcune considerazioni possono essere estese anche ad altri comuni montani che utilizzano le medesime modalità di raccolta. Per prima cosa va detto che Pavullo, grazie alle innovazioni nella raccolta rifiuti introdotte all’inizio del 2024, ha raggiunto una incidenza del 79,2% nella raccolta differenziata, contro il 50,8% del 2023. Per Pavullo si tratta di un dato inferiore di 5 punti rispetto alla media provinciale, ma pur sempre superiore ai numeri della Città di Modena, mentre è il secondo Comune nel Frignano dopo Montecreto (84,1%). Sul fronte della produzione di rifiuti indifferenziati si è registrato nel 2024 un dato di 136 kg per abitante, decisamente più elevato della media provinciale di 100 kg, ma lontanissimo dai 332 kg prodotti nel 2023, prima dell’introduzione delle nuove modalità. Numeri che troviamo ancora in realtà come Fiumalbo, con 339 kg e Riolunato, record provinciale con 410 kg. Non c’è da questo punto di vista una specificità dell’Appennino, visto che a Guiglia la produzione di indifferenziata si ferma a 46 kg, con la differenziata al 91,6%. Numeri importanti, alla portata della maggior parte dei Comuni dell’Appennino già nei prossimi anni. Sono stati 228 i residenti a Pavullo che hanno risposto al nostro questionario; numeri elevati per le dimensioni della Città, un campione di molto superiore a quelli solitamente utilizzati da Istat per indagini similari. Il piano di campionamento da noi adottato ha garantito la rappresentatività statistica, sia a livello di territorio sub-comunale che rispetto alle variabilità demografiche”.

Il quadro che ne esce è decisamente negativo, ma deve essere interpretato afferma Federconsumatori Modena – Per questo consigliamo la lettura integrale del rapporto e per questo riteniamo assumano grande rilevanza, assieme ai molti numeri che presentiamo, le ben 400 risposte date alle domande aperte, che forniscono un vasto quadro di consigli e di possibilità di cambiamento. Una sintesi di queste risposte si può leggere nelle nostre “mappe dei suggerimenti”. Nelle trenta pagine del nostro Report, in tutte le sue parti, esce con chiarezza il primo problema di Pavullo. I cambiamenti adottati quasi due anni fa, in un territorio così delicato, rendevano indispensabile un coinvolgimento largo, un vero e proprio “Progetto di Comunità” attorno alla indispensabile riduzione della produzione di rifiuti, raramente nel passato oggetto di attenzione generale. Gli obblighi normativi, i cambiamenti, non sono stati accompagnati da una sufficiente formazione ed informazione ai cittadini, una parte consistente dei quali chiede a gran voce l’impossibile ritorno ai cassonetti aperti, ed il difficile superamento di oblò e feritoie per il conferimento di carta e plastica. Manca, con evidenza, la conoscenza diffusa delle finalità alla base dell’adozione dell’attuale modello di raccolta stradale, di certo non per responsabilità dei cittadini e delle cittadine di Pavullo. Un modello “elastico”, come quello adottato, che non obbliga allo stoccaggio dei materiali nella propria abitazione, aveva tutte le caratteristiche per una buona riuscita, senza significative tensioni. Questo non è avvenuto essenzialmente, oltre che per le carenze informative, per diversi limiti ed errori commessi, come l’inadeguatezza del numero delle isole di base presenti nel territorio, rilevato da molti rispondenti. I cittadini chiedono cambiamenti anche su altri fronti: vengono segnalati la scarsa efficienza del sistema a tessera, le frequenti rotture, i limiti nella frequenza degli svuotamenti, la scarsità di cestini, la poco frequente igienizzazione dei cassonetti. Su tutto emerge però l’elemento della crescita dell’abbandono dei rifiuti, denunciato dalla grandissima parte dei rispondenti come emblematico del degrado del territorio pavullese; non a caso nella graduatoria delle responsabilità di questo stato di cose, per la prima volta nelle nostre indagini, troviamo l’assenza di senso civico dei cittadini, che porta al secondo posto, alla pari, le pur consistenti responsabilità di Gestore e Comune. La richiesta di un vero e proprio progetto di controllo dei comportamenti scorretti e di implementazione delle sanzioni, è pressoché generale. Il 43% dei rispondenti esprime un voto da 1 a 4 (in una scala 1-10) al servizio di spazzamento di strade e piazze. Un numero che sale al 56% di voti ultranegativi rispetto al livello di pulizia di parchi ed aree verdi. Rispetto al grado di soddisfazione circa le modalità con le quali vengono conferiti i rifiuti a Pavullo, il dato è influenzato dal voto estremo di una parte consistente dei rispondenti in età lavorativa. In questa fascia circa il 35% ha optato per 1, il voto minimo, mentre il 39% ha optato per un voto da 6 a 10. Una importante divaricazione, che è uno degli elementi di complessità che consegna questa indagine. Trai dati migliori quello relativo al servizio a chiamata, promosso dalla maggioranza dei cittadini, e più distante, ma con numeri discreti, quello dei centri di raccolta. Decisamente meno bene invece la capacità di risoluzione dei problemi attraverso il numero verde e lo sportello informazioni alla clientela. Rispetto al giudizio sul livello di pulizia nel Comune per il 56% del nostro campione il livello di pulizia della città è peggiorato, nel confronto con il gennaio 2024, mentre per il 37% è rimasto uguale, e solo per il 7% è migliorato. Infine il voto, il giudizio complessivo dei e delle pavullesi sul servizio di igiene urbana, precisando che in questo tipo di classifica i numeri positivi medi iniziano attorno al 5,5 su 10.Il 35,2% degli intervistati ha espresso un voto positivo, da 6 a 9 (nessuno ha scelto il 10). Il 46,2% ha espresso voti negativi, da 1 a 4, senza però l’effetto di addensamento al voto più basso. Il 18,6% si esprime con il 5, una blanda insufficienza. Complessivamente i giudizi di insufficienza raggiungono il 64,8%, quasi i due terzi di chi si è espresso. Il voto medio che ne esce è 4,5.Anche in assenza di indagini precedenti sembra evidente che l’area dei cosiddetti “ultracritici”, solitamente attorno al 15% in queste indagini, è salita a Pavullo al 35-40% del campione, condizionandone l’esito. Un numero decisamente elevato, due anni dopo l’adozione delle nuove modalità. Come visto recentemente nell’indagine svolta a Sassuolo, l’area dei cittadini che contestano le nuove modalità è cresciuta nell’arco di un biennio, anziché ridursi; non sempre il tempo appiana le cose. L’adozione della tariffa corrispettiva puntuale (paghi per quanti rifiuti produci, sono premiati i comportamenti virtuosi), è una parte fondamentale e positiva del percorso di cambiamento della raccolta rifiuti a Pavullo. C’è quindi un dato che deve preoccupare: il 56% dei cittadini non ha mai sentito parlare di TCP. Allo stesso tempo sono forti le attese da parte di chi conosce la natura della tariffa, con la richiesta di premiare per davvero chi contiene la produzione di rifiuti, riducendo gli attuali costi della Tari. La difficoltà di comunicazione registrata sino ad oggi a Pavullo, unita ad una lettura scorretta e parziale della nuova tariffa (come avvenuto a Modena), potrebbero far crescere ancora di più l’area di cittadini e cittadine critici e ultracritici. Per questo crediamo che non sia sufficiente una campagna informativa, quando nel prossimo biennio sarà attivata la tariffa corrispettiva puntuale. A Pavullo – conclude Federconsumatori – bisogna costruire le nuove regole in modo largo e condiviso, ed allo stesso tempo esaminare e risolvere i problemi nella raccolta rifiuti e più in generale rispetto alla pulizia della città. Un percorso non semplice, ma che può riportare serenità a Pavullo”.

















Ultime notizie