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Gattile intercomunale di Modena: nuova convenzione per la gestione

Prorogata con i comuni aderenti quella del Canile

immagine d’archivio

È stata rinnovata la Convenzione per il servizio di gestione del Gattile intercomunale sottoscritta dal Comune di Modena e dai Comuni di Bastiglia, Castelfranco, Castelnuovo Rangone e Nonantola. Il Consiglio comunale nella seduta di lunedì 29 settembre ha approvato con voto a favore di Pd, Alleanza Verdi-Sinistra, Movimento 5 Stelle, Lega Modena e Modena in ascolto, astenuti Fratelli d’Italia e Forza Italia, la delibera per la nuova convenzione presentata dalla vicesindaca e assessora al Benessere animale Francesca Maletti.

La convenzione ha validità triennale e sarà in vigore fino al 31 dicembre 2027 con possibilità di rinnovo per altri due anni. I Comuni aderenti usufruiranno dei servizi di recupero, custodia, cura e sostentamento dei gatti – con abitudini domestiche, rinunciati o recuperati in stato di pericolo o malessere – forniti dal Gattile intercomunale di Strada Pomposiana 292/A, attualmente gestito dall’associazione Felix&co Odv, versando un contributo economico per il servizio. La quota di partecipazione a carico di ciascun Comune è definita tenendo conto della popolazione, della superficie territoriale e del dato storico degli ingressi. Per Castelfranco la quota annuale a regime sarà di 33mila 827 euro; per Nonantola di 20mila 481 euro; per Castelnuovo Rangone di 10mila 991 euro; per Bastiglia di 3mila 743 euro. Per quanto riguarda il Comune di Modena, la spesa annua a regime è di 126mila 598 euro.

In coerenza con il progetto di gestione redatto dall’Ufficio diritti animali del Comune di Modena, il gestore si occupa della gestione ordinaria della struttura garantendo la salute e il benessere degli animali ospiti, gli interventi sanitari per i gatti residenti e quelli recuperati sul territorio attraverso il servizio di vigilanza veterinaria integrato con quello di competenza dell’Ausl, oltre alla promozione delle adozioni e delle colonie feline di Modena. Negli anni il Gattile intercomunale di Modena ha permesso di gestire al meglio le emergenze legate a sequestri per maltrattamento o collocazioni di emergenza – emblematico il caso risalente al 2015 di un’anziana deceduta che aveva 25 gatti domestici – di dare disponibilità ad altri Comuni in difficoltà, come è accaduto nel 2012 a seguito del sisma, e di dare una risposta alle richieste di rinuncia di proprietà dei cittadini, evitando così gli abbandoni.

Nel corso del 2024 sono stati 402 i gatti provenienti dai territori del Comune di Modena e dei Comuni convenzionati entrati nella struttura (191 dei quali sotto i sei mesi di vita). Nello stesso periodo, le adozioni sono state 240 e 391 gli affidi dei cuccioli alle balie feline per lo svezzamento, mentre sono stati 24 i gatti ritrovati resi al proprietario.

CANILE INTERCOMUNALE, PROROGATA LA CONVENZIONE CON I COMUNI ADERENTI

La struttura serve anche Bastiglia, Bomporto, Campogalliano, Castelfranco, Castelnuovo, Nonantola e Soliera, che contribuiscono alla gestione con Modena

È stata prorogata la convenzione per la gestione del Canile intercomunale sottoscritta dal Comune di Modena, in qualità di ente appaltatore fornitore del servizio, e da quelli di Bastiglia, Bomporto, Campogalliano, Castelfranco, Castelnuovo, Nonantola e Soliera.

La convenzione riguarda sia il servizio di gestione sia le attività veterinarie da svolgere all’interno del canile e sarà in vigore fino al 30 giugno 2026. Presentata in Consiglio comunale dalla vicesindaca e assessora al Benessere animale Francesca Maletti nella seduta di lunedì 29 settembre, la delibera è stata approvata con il voto a favore di Pd, Alleanza Verdi-Sinistra, Movimento 5 Stelle, Lega Modena e Modena in ascolto; astenuti Fratelli d’Italia e Forza Italia.

I Comuni aderenti pagano una quota per il servizio calcolata sulla base di quattro criteri: popolazione, estensione del territorio, entrambi per il 45 per cento, numero dei cani presenti in anagrafe canina e numero del dato storico degli ingressi (entrambi per il 5 per cento). I sette Comuni aderenti versano in totale, per un anno, 156mila 972 euro mentre il Comune di Modena contribuisce con 166mila euro per una cifra complessiva di circa 323mila euro che copre interamente il costo annuale del servizio.

I Comuni, in base alla legge dello Stato 281 del 1991 e a quella regionale 27 del 2000, sono competenti in forma diretta e indiretta per le attività per il controllo della popolazione canina e felina presente sul proprio territorio, in particolare per quanto riguarda la cattura dei cani vaganti e la loro cura e custodia temporanea e permanente in apposite strutture. È compito delle amministrazioni, dunque, assicurare la gestione ordinaria dei canili, il servizio di vigilanza sanitaria e veterinaria integrato con quello di competenza dell’Azienda Usl oltre alle azioni di promozione delle adozioni degli animali ospiti e di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini.

Il canile intercomunale di Modena ospita un numero medio di cani che va dai 100 ai 120. Nel corso del 2024 sono stati 376 i cani provenienti dal territorio del Comune di Modena e dei Comuni convenzionati entrati nella struttura. Nello stesso periodo, le adozioni sono state 86 e 272 i cani restituiti ai proprietari. La gestione del canile e delle attività veterinarie è affidata alla cooperativa sociale Caleidos e alla Clinica veterinaria Bertani Bianconi, con due appalti distinti.

















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