In occasione del 75° anniversario dalla fondazione, l’Avis Comunale di Modena sceglie di essere presente concretamente nella comunità non con un grande evento ma con un contributo tangibile alle 17 Caritas Parrocchiali cittadine aderenti alla Convenzione tra Comune di Modena, Arcidiocesi di Modena Nonantola, Caritas diocesana e Parrocchie cittadine per rafforzare le azioni di contrasto alla povertà e all’inclusione sociale.
La consegna del contributo, che ammonta a 500 euro per ciascuna delle Caritas aderenti alla convenzione e 1.500 alla Caritas diocesana da distribuire alle altre Caritas parrocchiali modenesi, si è tenuta giovedì 4 settembre presso la parrocchia di Gesù Redentore con la partecipazione del Vescovo di Modena e Presidente della Caritas diocesana don Erio Castellucci, della vicesindaco di Modena Francesca Maletti, del direttore della Caritas diocesana Eros Benassi, di Maria Rita Fontana della Caritas parrocchiale Gesù Redentore e del presidente di Avis Comunale Modena Antonio Ragazzi.
Il Vescovo Castellucci ha espresso approvazione per l’approccio operativo di Avis, centrato sull’aiuto diretto e sul sostegno alle reti diocesane già operative sul territorio.
La vicesindaco Maletti ha sottolineato l’importanza della rete di collaborazione tra istituzioni civili e realtà di volontariato per rispondere ai bisogni sociali in modo mirato ed efficace.
Il presidente Ragazzi, nel ripercorrere brevemente le tappe storiche dei 75 anni di presenza dell’associazione sul territorio comunale, ha confermato la missione di Avis non solo nel promuovere la donazione del sangue, ma anche nel contribuire ad una società più solidale in cui anche le persone in difficoltà possano trovare accoglienza, supporto e fiducia. La scelta di destinare una parte delle proprie risorse alla solidarietà è un modo per riconoscere alla comunità e ai più bisognosi ciò che ogni giorno l’Avis riceve dai modenesi con il dono volontario e generoso del sangue.