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“Il nostro paesaggio sotto attacco”: lettera aperta di di Matteo Nasciuti, Sindaco di Scandiano

Il nostro paesaggio sotto attacco

“Oggi sento il dovere di parlare con chiarezza di una questione che tocca le radici, non solo metaforiche, della nostra comunità: la tutela del paesaggio e della vocazione agricola del nostro territorio di fronte alla crescente pressione degli impianti fotovoltaici a terra e agrivoltaici.

Non fraintendetemi: le energie rinnovabili sono e devono restare una priorità assoluta, un pilastro della strategia ambientale per il futuro. Ce lo impone l’Ue, ce lo chiede la nostra coscienza. Ma sostenere la transizione energetica non significa piegarsi a logiche che potrebbero deturpare irrimediabilmente le nostre campagne e sottrarre ettari preziosi alla produzione agricola. Soprattutto quando si decantano concetti come la sovranità alimentare.

Siamo di fronte a un paradosso. A Scandiano condividiamo pienamente gli obiettivi di sostenibilità, ma la normativa nazionale e regionale oggi non offre ai Comuni strumenti adeguati per difendere il proprio territorio da progetti calati dall’alto, che poco o nulla restituiscono alle comunità locali. In questi giorni è infatti arrivata l’ennesima richiesta per un parco agrivoltaico di 10,8 ettari (circa 14 campi da calcio), che sorgerebbe in un’area verde al confine tra Pratissolo e il Comune di Albinea. Gli attuali strumenti normativi non offrono ai Comuni la possibilità di intervenire nella pianificazione territoriale in modo adeguato. E’ una zona grigia, dove mancano tutele normative.

La Regione Emilia-Romagna ha già provato ad alzare il livello di tutela per le aree agricole e paesaggistiche più sensibili, anche quando vicine a impianti industriali, ma quel tentativo è stato vanificato da una sentenza del Tar del Lazio che ha inibito le Regioni nel legiferare sulla materia, imponendo al Governo di farlo entro 60 giorni. Ma non è mai avvenuto. Questo dimostra che, senza un intervento legislativo chiaro e forte a livello nazionale, i Comuni e le Regioni non avranno mai armi efficaci per fermare interventi puramente d’interesse privato ma con impatto pubblico.

A Scandiano diciamo sì alle energie rinnovabili, ma con criterio: impianti fotovoltaici di dimensioni adeguate, installati su tetti di abitazioni e capannoni industriali come già fatto sulle tantissime coperture degli edifici comunali, che producono benefici concreti per famiglie e imprese, senza consumare necessariamente suolo agricolo. E, se parliamo di agrivoltaico, deve essere quello vero: progetti che permettano realmente – e non solo sulla carta – di continuare a coltivare sotto i pannelli, salvaguardando la produttività agricola e la biodiversità.

Quello che invece respingiamo è il modello che:

  • sottrae terreno agricolo e ne compromette la produzione alimentare;
  • altera profondamente il paesaggio, impoverendo la bellezza delle nostre campagne;
  • concentra ricchezza nelle mani di società finanziate da grandi fondi, senza ricadute per la popolazione;
  • scarica potenziali costi di smaltimento degli impianti, a fine vita, sulle spalle della collettività.

Non è una battaglia ideologica, ma di civiltà. Per questo mi impegnerò, a nome del Comune di Scandiano, a sollecitare Regione Emilia-Romagna e Governo nazionale perché si intervenga con una revisione normativa che restituisca ai Comuni il potere di decidere come e dove produrre energia rinnovabile sul proprio territorio, e che metta finalmente un freno a chi vuole trasformare la transizione ecologica in un affare per pochi. Questa non è solo una battaglia di Scandiano. È una sfida che riguarda tutti i Comuni che vogliono coniugare transizione ecologica e difesa del paesaggio, sviluppo sostenibile e tutela delle radici economiche e culturali. Per questo lancio un appello a tutti i colleghi sindaci della Provincia perché facciano sentire la propria voce.

Invito i cittadini, le associazioni, le forze politiche locali e i colleghi amministratori a unirsi a questa voce. Insieme possiamo dire sì all’energia pulita, ma no alla speculazione che calpesta le nostre terre”.

Matteo Nasciuti, Sindaco di Scandiano

















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