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Al Centro per le Famiglie Bassa Reggiana, parole ed emozioni trovano spazio

Partono i gruppi di parola per figli di genitori separati

La separazione di mamma e papà è un cambiamento importante nella vita famigliare. Anche quando viene affrontata con equilibrio, può suscitare nei figli emozioni diverse, a volte difficili da esprimere: curiosità, confusione, tristezza o semplicemente il bisogno di capire meglio cosa sta succedendo.

Per offrire uno spazio dedicato ai più piccoli, il Centro per le Famiglie Bassa Reggiana propone i Gruppi di Parola per figli di genitori separati, un’iniziativa rivolta a bambini/e e ragazzi/e che vivono o hanno vissuto la separazione dei propri genitori.

Il prossimo ciclo di incontri prenderà il via nel mese di ottobre presso la sede di Novellara in via Mascagni 13. Questo percorso, come tutte le attività del Centro per le Famiglie, è gratuito.

 

Uno spazio per parlare, giocare, condividere

I Gruppi di Parola sono nati in Canada nel 1993 e sono presenti in Italia dal 2005 in numerosi servizi territoriali, scuole e centri per le famiglie. Non si tratta di percorsi terapeutici, ma di momenti psicoeducativi guidati da operatori formati, in cui i bambini possono parlare liberamente, giocare, disegnare, ascoltarsi e sentirsi ascoltati. Le conduttrici dei gruppi organizzati dal Centro Famiglie, la psicologa Giulia Aldrovandi e l’educatrice Asia Foroni, affermano: “L’obiettivo è aiutarli a esprimere emozioni, fare domande, confrontarsi con chi sta vivendo esperienze simili e sentirsi più sereni nell’affrontare i cambiamenti familiari”.

Il percorso è pensato per figli di genitori separati o divorziati, sia quando la separazione è recente e ancora in fase di assestamento, sia quando è avvenuta da tempo, ma ci sono ancora domande o emozioni che meritano spazio.

 

Un coinvolgimento anche per i genitori

Il percorso prevede anche momenti di incontro con i genitori, per offrire strumenti utili al dialogo in famiglia e per favorire una maggiore comprensione dei vissuti dei figli in questa fase di cambiamento.

Molti genitori spesso si chiedono se possa essere utile offrire questo tipo di esperienza ai propri figli: “Mi sembra sereno”, “Sta bene”, “Non vorrei farlo preoccupare”, “Temo che partecipare lo metta in difficoltà”. Ma le esperte rassicurano: “partecipare a un Gruppo di Parola non significa che un bambino ha un problema, al contrario rappresenta un’opportunità preziosa per prendersi cura del suo benessere emotivo in un momento delicato. È uno spazio pensato apposta per loro, dove possono sentirsi accolti, condividere ciò che vogliono, anche solo attraverso il gioco o semplicemente ascoltare, e scoprire che non sono soli nel vivere un cambiamento così importante”.

 

Le esperienze di chi ha partecipato

“All’inizio ero un po’ titubante, ma mio figlio è tornato a casa contento, raccontava con entusiasmo cosa avevano fatto. Ha capito che non era l’unico a vivere quella situazione e ha trovato il modo di parlarmi con più facilità.” – racconta una madre.

“Credevo che succedesse solo a me. Invece anche gli altri avevano due case e due genitori che non vivevano insieme. Mi è piaciuto parlare, disegnare, ridere. Ora mi sento più tranquillo.” – A.M., 10 anni

Per ricevere informazioni o iscriversi, è possibile contattare il Centro per le Famiglie Bassa Reggiana: 335 14 15 137 – centrofamiglie@asbr.it

 

















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