Bandi pubblici, finanziati con risorse regionali e del Programma di sviluppo rurale (Psr). Tecnici specializzati, messi a disposizione gratuitamente degli agricoltori e, ancora, misure studiate caso per caso nelle singole province, per individuare soluzioni di prevenzione per gli allevamenti zootecnici.
La Regione è attiva da decenni sul territorio con numerosi strumenti, sia finanziari che di supporto tecnico, finalizzati a mitigare gli impatti della presenza dei lupi sul comparto agricolo e, più in generale, sulle attività svolte dall’uomo. A Rimini è attivo un tavolo tecnico istituito in Prefettura, al quale partecipano i tecnici regionali insieme ai Carabinieri forestali, la Polizia provinciale, l’Ausl, i referenti degli enti locali e le associazioni agricole.
“Come Regione continueremo a essere pienamente disponibili al confronto con tutti i soggetti coinvolti, come già si sta facendo, monitorando con i nostri tecnici la presenza dei lupi in provincia di Rimini e accompagnando gli allevatori verso soluzioni di prevenzione efficaci- commenta l’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi-. Nel caso specifico accaduto in un allevamento, è stato programmato nei prossimi giorni un sopralluogo per analizzare possibili soluzioni e prevenire nuovi episodi di predazione come quelli avvenuti. Nell’ultimo anno- prosegue l’assessore-, grazie anche alla strategia messa in atto, si registra un calo degli attacchi agli allevamenti zootecnici nel riminese, ma occorre proseguire nel monitoraggio delle situazioni più critiche e tenere alta l’attenzione, continuando a confrontarsi con i territori”.
“Dobbiamo anche ribadire- spiega ancora Mammi- che operiamo in un quadro normativo nazionale non più adeguato, per questo da diversi anni abbiamo chiesto al Governo di intervenire. A maggior ragione ora che la normativa europea è stata modificata è necessario un cambio di passo che preveda una strategia nazionale efficace, rivedendo l’attuale ‘Piano lupo nazionale’, aggiornandolo in raccordo con le Regioni per individuare nuovi strumenti più flessibili per contenere le situazioni maggiormente problematiche”.
“L’Emilia-Romagna- conclude Mammi- è all’avanguardia in tema di protezione e di indennizzi. Inoltre, dal 2018, grazie alla notifica presentata all’UE, quelli per i danni da lupo sono erogati in regime di aiuti di stato. Proprio a giugno 2025 la nuova disciplina approvata dalla Giunta regionale ha ampliato le possibilità di indennizzo, che vedono ora il riconoscimento anche dei danni indiretti, fra cui il tempo speso nella gestione dell’emergenza, il mancato reddito a seguito della predazione, la quasi totalità delle spese veterinarie necessarie alla cura dei capi feriti; è previsto, infine, un aiuto per le spese obbligatorie di smaltimento delle carcasse”.
Bandi e risorse
Ogni anno viene pubblicato un bando dedicato alla prevenzione: sui 300mila euro disponibili, circa un quinto viene assegnato per prevenire gli attacchi dei lupi. A ciò si aggiungono le risorse messe a disposizione tramite il Piano di sviluppo rurale (Psr) che, negli ultimi anni, hanno raggiunto complessivamente circa 5 milioni di euro per la prevenzione su tutte le specie.
Vengono destinate, inoltre, risorse per circa 90mila euro l’anno per indennizzi alle attività colpite da canidi; come già ricordato, grazie all’approvazione a giugno 2025 della nuova disciplina relativa ai contributi per la prevenzione e i danni da fauna, sono state ampliate anche a ulteriori danni indiretti.