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A Modena sud prende forma un nuovo polo scolastico

Sopralluogo degli assessori Guerzoni e Venturelli ai cantieri della scuola Rodari, che si ‘mette’ il cappotto e si prepara alla nuova mensa, e del nido Magenta, in corso di realizzazione

La scuola primaria Rodari si ‘mette’ il cappotto e si prepara ad avere una nuova mensa. Poco distante, prende forma il nuovo nido Magenta e, a stretto giro, partirà anche l’intervento per un parcheggio a servizio dell’istituto. Cantieri diversi, ma che dimostrano la volontà dell’Amministrazione comunale di potenziare i servizi scolastici a Modena sud, zona in forte espansione residenziale, costituendo un nuovo polo scolastico.

A controllare lo stato di avanzamento dei lavori, questa mattina, martedì 29 luglio, nel corso di un sopralluogo ai cantieri, sono stati gli assessori ai Lavori pubblici, Giulio Guerzoni, e alle Politiche educative, Federica Venturelli, insieme al dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo 3, Daniele Barca, a funzionari e tecnici comunali e delle aziende che stanno effettuando gli interventi.

In particolare, alla scuola Rodari è in corso la realizzazione della coibentazione a cappotto delle mura esterne dell’edificio principale e della palestra, che arriverà a conclusione per l’avvio dell’anno scolastico. Si tratta dell’ultimo intervento del piano di riqualificazione energetica degli edifici pubblici del territorio comunale, del valore complessivo di circa 7 milioni di euro, realizzato per conto del Comune nell’ambito del contratto di servizio per la gestione di energia e calore dal Gruppo Hera.

Gli interventi, che hanno l’obiettivo di garantire una maggiore efficienza, tutela dell’ambiente e risparmio economico a parità di confort abitativo, hanno preso il via nel 2018 e, con interventi differenti a seconda delle scuole, hanno visto la realizzazione di 26 mila metri quadrati di cappotto, l’isolamento delle coperture e del sottotetto, o la sostituzione di serramenti. Le scuole che sono state interessate da lavori, in particolare, sono state gli asili nido Pellico, Benedetto Marcello, Vaciglio, Amendola, Piazza; le scuole dell’infanzia Costa, Andersen, Malaguzzi, Boccherini, Madonnina; le scuole primarie Ciro Menotti, Gramsci (e palestra), Cittadella, Galilei, Anna Frank, Pisano, Don Milani, Collodi, Pascoli; le scuole secondarie di primo grado Cavour (e palestra), Calvino, Guidotti-Mistrali; la palestra delle scuole Galilei e Calvino; la scuola primaria e secondaria di primo grado Sola-Begarelli, oltre alla casa residenza per anziani Vignolese, al Centro permanente di istruzione per adulti (Cpia), al direzionale di via Santi e al Palazzo comunale.

A fianco dell’edificio principale della scuola Rodari, inoltre, è in corso il cantiere per la realizzazione di una nuova mensa: l’intervento, del valore di un milione e 340 mila euro (con 750 mila euro di risorse Pnrr) è entrato nel vivo a primavera del 2024 e il termine previsto è fine 2025. Le opere strutturali del fabbricato sono state completate, comprese le predisposizioni degli impianti idraulici ed elettrici, oltre a parte degli isolamenti, mentre sono in corso l’installazione del cappotto e opere di finitura.

L’edificio, di circa 375 metri quadrati, presenta uno spazio principale destinato a refrettorio, dotato di tre accessi e in grado di ospitare quasi 200 alunni, affiancato da una zona servizi per la distribuzione dei pasti, con accesso diretto dall’esterno e dotato di spogliatoio con servizio igienico per il personale, e da una zona servizi igienici con due bagni per maschi, due per femmine e un bagno per disabili, cui si aggiungono un ripostiglio e un locale tecnico. Il fabbricato viene realizzato con caratteristiche di prestazioni energetiche nel rispetto dei canoni NZEB migliorati del 20 per cento: l’involucro viene rivestito da un cappotto e l’edificio sarà alimentato da pannelli fotovoltaici e dotato di impianto di climatizzazione (riscaldamento/raffrescamento) e ricambio aria. La struttura portante è stata realizzata in legno lamellare a vista e volte modulari; sono previste ampie vetrate, con porte finestre, e una illuminazione a led.

La mensa scolastica alla scuola primaria Rodari è una delle cinque strutture di questo genere in città finanziate con le risorse del Pnrr, il Piano nazionale ripresa e resilienza, missione 4 “Istruzione e ricerca”, nell’ambito del programma Next Generation Modena, con l’obiettivo di potenziare l’offerta di servizi. Le altre scuole interessate sono le Leopardi, Giovanni XXIII, Sant’Agnese e Buon Pastore. L’investimento complessivo per le cinque strutture è di sei milioni e 365 mila euro, con tre milioni e 440 mila euro di contributi del Pnrr.

Gli assessori Venturelli e Guerzoni insieme ai tecnici e funzionari dei settori Lavori pubblici, Pnrr, Ambiente e Politiche educative coinvolti negli interventi

UN NUOVO SPAZIO PER 64 PICCOLI OSPITI

Il cantiere del nido Magenta arriverà a conclusione nei primi mesi del 2026. A ottobre anche i lavori per il parcheggio dedicato da 24 posti auto

Saranno 64 i piccoli ospiti che potranno accedere al nido Magenta nell’anno scolastico 2026-2027, una volta concluso l’intervento per la realizzazione del nuovo edificio scolastico nell’omonima via, a fianco della scuola primaria Rodari. I lavori, avviati con le bonifiche belliche a fine 2023, arriveranno a conclusione nei primi mesi del 2026. Ed entro ottobre 2025 prenderà il via anche il cantiere per il parcheggio dedicato al nido, dotato di 24 posti auto di cui due per disabili, che si aggiungeranno agli stalli di sosta già esistenti in zona.

Il nido Magenta è una delle due scuole del Comune di Modena (l’altra è la scuola d’infanzia a Villanova) ammesse a finanziamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza nell’ambito delle azioni per il potenziamento dei servizi d’istruzione (Missione 4). L’intervento, del valore di 3 milioni 268 mila euro, finanziato per 2 milioni 271 mila euro con risorse Pnrr, per 227 mila euro tramite il Fondo opere indifferibili 2023, sempre nell’ambito del Pnrr, e con 769 mila euro di risorse comunali.

Il nido sarà accessibile attraverso un nuovo tratto di strada a senso unico di marcia a servizio dei nuovi parcheggi, il cui intervento ha un costo complessivo di 170 mila euro. Verrà integrata l’illuminazione complessiva su via Magenta con corpi illuminanti sul parcheggio e sul marciapiede di servizio, che sarà adeguato con percorso tattile per non vedenti. La piazza di ingresso, in parte coperta da una pensilina e pavimentata sarà dotata di alberature, aiuole e sedute. Perno dell’edificio, che si sviluppa per circa 1.200 metri quadrati su un solo piano e garantisce l’accessibilità degli spazi da parte di persone con limitate capacità motorie, è lo spazio centrale dell’agorà, di oltre 150 metri quadrati, che dall’ingresso permette di raggiungere direttamente le quattro sezioni, dedicate rispettivamente a lattanti, a bambini “medi”, “grandi” e al part time.

Ogni sezione è dotata di area atelier, zona riposo e servizi igienici a misura di bambino e si affaccia direttamente verso il giardino con grandi vetrate, dove è presente anche un’area esterna pavimentata e coperta. Lo spazio esterno, di 1.850 metri quadrati e che sarà piantumato con 13 muovi alberi, è considerato parte integrante del progetto ed è in continuità sinergica con il parco pubblico. Sempre dall’agorà si accede alle zone di servizio: la cucina e la dispensa con gli spogliatoi e i servizi per il personale, gli uffici, la sala riunioni e i locali tecnici a servizio dell’impiantistica.

L’edificio scolastico è pensato con spazi flessibili in grado di trasformarsi e di rispondere a contesti educativi diversi e funzionali a sistemi di insegnamento e apprendimento innovativi, luoghi di condivisione, pareti tattili, con attenzione ai materiali e ampie vetrate. Le sezioni e gli arredi sono progettati in modo da consentire lo svolgimento delle attività sia individuali che di gruppo, differenziate per età; l’agorà o salone sarà uno spazio per le attività libere, con una conformazione funzionale alle attività di movimento e partecipazione, in diretto collegamento con le sezioni e con uno spazio multiuso, in stretta relazione con l’area esterna organizzata per consentire l’osservazione e la sperimentazione diretta a contatto con la natura.

La struttura è studiata per essere estremamente performante, con un consumo di energia primaria inferiore del 20 per cento rispetto alla normativa (Nzeb) e segue i principi di progettazione bioclimatica, in modo da garantire una illuminazione il più possibile naturale senza l’ingresso diretto dei raggi solari, fonte di disagi soprattutto nella stagione estiva, con spazi coperti tra le sezioni e l’esterno. È prevista l’installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia, di un sistema a pompa di calore reversibile e di un impianto di ventilazione meccanica controllata, oltre che sviluppata in modo da garantire una efficiente areazione naturale.

















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