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Arcipelaghi Sonori: in Villa Boschetti la 22^ edizione festival di musica etnica, in ricordo dell’ideatore Francesco Benozzo

Torna anche quest’anno l’atteso appuntamento con “Arcipelaghi Sonori”, il Festival di musica etnica che animerà Villa Boschetti a San Cesario sul Panaro il 4, 19 e 20 agosto 2025.  La 22^ edizione sarà dedicata a Francesco Benozzo, l’ideatore del Festival, recentemente scomparso. L’iniziativa, promossa dal Comune di San Cesario in collaborazione con Le Contrade di San Cesario, si svolge nell’ambito de “La Nostra Festa” e vedrà i concerti affiancati dall’offerta gastronomica dell’associazione Le Contrade. Arcipelaghi Sonori non è solo un festival di musica etnica o folk, ma da oltre vent’anni è un momento di riflessione sulla cultura popolare in generale e sull’apporto che le popolazioni hanno e danno alla musica. Attraverso la musica raccontano le proprie origini e tradizioni. Come sempre, l’accesso all’evento è libero e gratuito fino ad esaurimento dei posti, senza necessità di prenotazione.

“Quest’anno sarà un’edizione particolare perché qualche mese fa abbiamo dovuto registrare la triste notizia della prematura scomparsa di Francesco Benozzo, docente universitario, linguista e musicista – spiega l’Assessore alla Cultura Rita Rosi -. Francesco Benozzo è stato l’ideatore e per tanti anni direttore artistico del festival di Arcipelaghi Sonori. Le edizioni che sono seguite dopo la sua cessazione del rapporto di direttore artistico portano comunque la sua eredità. La prematura scomparsa di Francesco Benozzo ci dà oggi l’occasione per ricordare la sua figura e per ricordare quello che ha fatto per Arcipelaghi Sonori. Quindi, cercheremo di tributare in qualche modo la sua memoria, creando un’edizione che sia legata anche al portato che Francesco Benozzo ha dato a questo festival”.

Il festival prenderà il via con “Aspettando Arcipelaghi Sonori…” lunedì 4 agosto alle ore 21 con l’esibizione dei Kvonn (immagine a corredo), originario delle Isole Fær Øer, un luogo a cui Francesco Benozzo era legato e nel quale ha suonato e tenuto concerti e conferenze.

Fondato dal noto compositore faroese Kristian Blak, i Kvonn proporranno un repertorio che spazia dalla musica tradizionale scandinava a brani originali e antiche melodie tratte da un manoscritto faroese del XVIII secolo. Le loro performance sono un’energica fusione di elementi scandinavi, celtici e del folk europeo.

Il festival proseguirà, con la prima delle due giornate clou, martedì 19 agosto alle ore 21 con gli Ar an Talamh, un quartetto italiano che si è affermato come punto di riferimento per il folk e la musica irlandese in Italia e a livello internazionale. Unico gruppo italiano selezionato per il prestigioso showcase “Your Roots are Showing 2025” a Killarney, Irlanda, la band si muove con versatilità ed eleganza da ballate vocali a set strumentali. La loro ricerca sonora e musicale intreccia linguaggi di diverse tradizioni, dall’irlandese e scozzese a quella bretone e francese, creando un sound unico e ricco di sfumature che equilibra perfettamente tradizione e innovazione.

La rassegna si concluderà mercoledì 20 agosto alle ore 21 con un doppio appuntamento insieme a i I Viulan e il Trio Ciocaia, composti da musicisti legati alla figura di Francesco Benozzo, che animeranno la seconda serata del festival con un concerto particolare che raccoglie un po’ tutta l’esplorazione musicale fatta negli anni con Arcipelaghi Sonori.

I Viulan sono un gruppo musicale folk italiano nato negli anni Settanta sull’Appennino Tosco-Emiliano, dedito al recupero e alla riproposizione del canto popolare della zona del Frignano, in provincia di Modena. Il loro repertorio spazia dai ritmi di danza tradizionali a canzoni ballate, filastrocche legate alla vita quotidiana, ai lavori agricoli, alle feste di paese e alle ninne nanne.

Il Trio Ciocaia nasce dalla passione per la musica tradizionale emiliana e dalla volontà di preservare e diffondere il ricco patrimonio della Piva, la cornamusa dell’Appennino emiliano. Il progetto si basa su repertori orali e antichi strumenti conservati al Museo Guatelli di Ozzano Taro (PR), approfondendo sia l’ambito musicale (canti, danze, musiche per feste) sia la ricostruzione dello strumento attraverso il lavoro di liuteria di Ferdinando Gatti.

“Questa edizione è molto importante – conclude Rosi -, come sempre abbiamo investito per cercare di dare un apporto di qualità e curiosità culturale e musicale. Siamo certi che saprà incontrare il gradimento non solo dei tradizionali interessati al festival e chi ci segue da tanti anni, ma anche di potenziali nuove persone che verranno ad ascoltare il festival per la prima volta: nel complesso la volontà è quella di dare ancora una volta lustro a un momento importante ormai tradizionale della nostra offerta culturale”.

Per informazioni sul festival, è possibile contattare l’Ufficio Cultura ai numeri 059936721/059936709 o via email all’indirizzo cultura@comune.sancesariosulpanaro.mo.it.

















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