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La Torre della Specola di Alma Mater torna a splendere: completato il restauro esterno

Dopo oltre vent’anni di invisibilità forzata e un cantiere lungo e complesso, la Torre della Specola torna a splendere, mostrandosi nuovamente ai cittadini bolognesi, alla comunità dell’Alma Mater e ai turisti. Si tratta del primo tassello di un complessivo progetto di rinnovamento del Sistema Museale di Ateneo che, il prossimo autunno, vedrà completato anche l’allestimento museale all’interno della Torre.

In attesa del completamento dei lavori, avviati nel febbraio 2024 dopo circa 10 anni di stallo, le impalcature che avvolgevano da 22 anni la Torre sono state smontate e da oggi un nuovo sistema di illuminazione esterna a basso consumo energetico illumina ed esalta la Torre, rendendola immediatamente riconoscibile.

La Torre, eretta tra il 1712 e il 1726 per volontà del generale Luigi Ferdinando Marsili, fu costruita come elemento centrale del nuovo Istituto delle Scienze presso Palazzo Poggi. Progettata inizialmente da Giuseppe Antonio Torri e completata poi da Carlo Francesco Dotti, la Specola è rimasta per secoli un punto di riferimento per la ricerca astronomica e l’identità scientifica dell’Ateneo. Il progetto fu voluto con l’obiettivo di creare una sede prestigiosa per l’Accademia delle Scienze, e la torre venne costruita proprio per garantire l’osservazione del cielo da un punto elevato e stabile.

Già negli anni ’80 la struttura presentava evidenti segni di degrado, ma fu solo nel 2003, in seguito al peggioramento delle condizioni statiche, che venne installato un ponteggio protettivo, rimasto visibile per oltre due decenni. La situazione si aggravò ulteriormente a seguito del sisma del 2012, che provocò nuove lesioni nei muri perimetrali e rese necessario un intervento urgente e profondo di consolidamento statico.

Dopo una lunga fase di progettazione, interrotta da difficoltà burocratiche, aumenti dei costi e pandemia, il cantiere ha finalmente preso avvio nel febbraio 2024 per il restauro e il risanamento conservativo delle superfici esterne in laterizio e pietra arenaria, il recupero delle lattonerie e della terrazza principale, e il ripristino funzionale di uno dei primi parafulmini installati in Italia.

Il nuovo impianto di illuminazione esterna a basso consumo inaugurato in questi giorni consente di ammirare la Torre anche nelle ore serali, esaltandone le forme architettoniche e rendendola di nuovo un riferimento nel panorama urbano bolognese.

















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