
Altri 200mila euro per intervenire sui danni alla viabilità causati dalla frana di Boccassuolo, nel comune di Palagano, sull’Appennino modenese. Si tratta di risorse stanziate dall’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile e assegnate al comune di Palagano come contributo a una serie di lavori necessari. E che si sommano ai 550mila euro messi finora in campo sempre dall’Agenzia: di questi, nel dettaglio, ne sono stati destinati prima 200mila in fase d’emergenza, poi altri 350mila per proseguire negli interventi di contrasto agli effetti della frana, con particolare riferimento all’alveo del torrente Dragone.
“Dopo i precedenti stanziamenti, la Regione assegna ora nuovi finanziamenti per intervenire sui collegamenti e la viabilità alternativa- spiega Manuela Rontini, sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione civile-. L’innescarsi del complesso movimento franoso nella frazione di Boccassuolo è stato gestito sin dai primi momenti dalla Regione. Siamo pienamente consapevoli delle grosse criticità con cui chi vive nella zona di Palagano deve fare i conti quotidianamente e vogliamo essere d’aiuto alla comunità in tutti i modi possibili”.
Dei nuovi stanziamenti, 120mila euro serviranno per i lavori di ripristino della viabilità su via Motrona, dopo la frana del Rio della Lezza, mentre 80mila euro contribuiranno al completamento della viabilità alternativa per le località isolate di San Dalmaso, Roncadello, La Lissandra e La Capanna.
La frana
Lunga 3,5 chilometri, la frana – che viene costantemente monitorata – si è staccata dal Monte Cantiere lo scorso 1^ aprile. Il fronte, largo tra i 100 e i 300 metri, ha tagliato quattro strade comunali e scalzato il ponte del Rio della Lezza e altri ponti minori.
Da subito, l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile si è attivata per garantire le condizioni di sicurezza per imprese e cittadini della zona colpita. Le risorse quantificate in questa prima fase emergenziale hanno raggiunto quota 550mila euro (prima 200mila, poi altri 350mila), dal bilancio dell’Agenzia. Attualmente gli interventi più significativi riguardano il torrente Dragone, dove si continua a lavorare per garantire il deflusso delle acque in contrasto all’avanzata della colata della frana. Inoltre, è stato da subito attivato il supporto scientifico dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia per avviare approfondimenti e un monitoraggio costante dell’evoluzione del fenomeno e mettere a disposizione dei COC (Centri Operativi Comunali) i dati necessari all’adozione dei provvedimenti necessari alla tutela della popolazione.
Infine, con un apposito decreto (n. 84 del 24/04/2025) il presidente della Regione, Michele de Pascale, ha dichiarato lo stato di crisi regionale, attivando tutte le strutture competenti per i provvedimenti urgenti che si dovessero rendere necessari al fine della gestione e del superamento dell’emergenza. Ai primi di maggio l’Agenzia ha avviato presso i diversi enti e strutture interessate la ricognizione puntuale dei fabbisogni per il superamento della situazione emergenziale, in modo da raccogliere i dati necessari per la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, a seguito della quale il Dipartimento nazionale di protezione civile ha effettuato un primo sopralluogo.