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Vignola Patrimonio, prosegue il percorso dell’alienazione delle farmacie comunali

Farmacia Neri

La verifica dei requisiti del soggetto che ha presentato la migliore offerta per entrambe le farmacie sta volgendo al termine e, una volta disposta l’aggiudicazione, si procederà con il trasferimento mediante rogito notarile. Prosegue, quindi, senza interruzione la procedura per l’alienazione delle due farmacie comunali “Attilio Neri” e “Giovanna Carbonara”, nell’ambito del più ampio percorso di dismissione della Vignola Patrimonio, la società in house del Comune di Vignola che si occupa della gestione, valorizzazione e dismissione del patrimonio immobiliare disponibile del Comune, della gestione delle farmacie comunali e del mercato ortofrutticolo all’ingrosso. Com’è noto, la decisione di liquidare la Vignola Patrimonio s.r.l è stata assunta, come previsto dalla normativa in vigore, dopo che gli ultimi dati di bilancio, pur ancora in equilibrio, prefiguravano uno scenario di difficoltà, con ricavi e utili in calo per le farmacie e perdite per le altre attività.

L’alienazione delle farmacie è avvenuta attraverso un’asta pubblica. Dopo l’apertura delle buste, il miglior offerente per entrambe le farmacie è risultato essere lo stesso soggetto: la Farmacia San Michele s.r.l, del gruppo Hippocrates Holding S.p.a. In precedenza, nella fase della verifica sulla correttezza formale della documentazione amministrativa presentata, erano stati esclusi dalla gara due concorrenti. Uno di questi, l’Azienda speciale Farmacie comunali riunite di Reggio Emilia, era stato escluso perché non ammesso a partecipare all’asta pubblica come previsto dall’art. 6 dell’avviso e dalla normativa vigente in materia che non prevede le Azienda speciali comunali tra i possibili soggetti conferitari di farmacie. L’Azienda speciale Farmacie comunali riunite, che aveva presentato domanda per l’acquisto della sola farmacia “Attilio Neri”, ha deciso di fare ricorso al Tar dell’Emilia-Romagna contro la sua esclusione dalla gara. Non ha però presentato istanza di sospensione cautelare e quindi, come detto, il percorso per l’alienazione di entrambe le farmacie prosegue come stabilito in precedenza. Il Comune di Vignola ha, comunque, deciso, nella riunione di Giunta di lunedì 16 giugno, di resistere davanti al Tribunale amministrativo locale, per tutelare le proprie ragioni e il buon operato del Comune.

Farmacia Carbonara

“La procedura ad evidenza pubblica per la vendita delle farmacie comunali è stata accuratamente studiata sulla base della normativa vigente – spiega la sindaca di Vignola Emilia Muratori – come confermato in sede istruttoria dalla Regione che, nell’ambito del principio di leale collaborazione istituzionale, ci ha ribadito che tra i soggetti che possono essere conferitari delle farmacie non ci sono le aziende speciali comunali. Il percorso da noi previsto, quindi, prosegue come programmato – conclude Emilia Muratori – Le due farmacie hanno raccolto sul mercato un interesse superiore alle previsioni, a testimonianza non solo della cura con cui abbiamo custodito il patrimonio comunale, ma anche del fatto che era questo il momento giusto per vendere. La cessione di entrambe porterà ad incassare 3 milioni e 400mila euro, una cifra che servirà nell’immediato a chiudere il mutuo che ancora grava, interessi compresi, sulla Vignola Patrimonio. E che ci consentirà, in futuro, di finire e/o realizzare alcune delle opere più urgenti contenute nel Piano triennale, a cominciare dal secondo stralcio della Palestra che sta sorgendo a fianco del centro sportivo Il Poggio, opera fondamentale per le scuole e le associazioni sportive del territorio”.

















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