I Carabinieri del NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro) e del Comando Provinciale di Bologna, hanno intensificato i controlli e gli accessi ispettivi nel settore dei pubblici esercizi e delle attività commerciali ubicate nell’ambito della provincia di Bologna, al fine di verificare e garantire il rispetto della normativa in materia di rapporti di lavoro e di sicurezza sui luoghi di lavoro a tutela dei lavoratori.
Le attività ispettive, di natura ordinaria e tecnica, hanno consentito di individuare ed accertare plurime e gravi situazioni di lavoro “nero” ed irregolare, stante la presenza di lavoratori impiegati senza contratto di lavoro, senza alcuna assunzione e senza il rispetto degli adempimenti obbligatori da parte del datore di lavoro, in materia di sicurezza, quali la mancata elaborazione del documento di valutazione dei rischi (D.V.R.), la mancata sottoposizione a visita medica dei lavoratori, nei casi in cui l’idoneità sanitaria è necessaria, per via delle particolari condizioni e/o rischi di lavoro, la mancata preventiva ed adeguata formazione in materia di sicurezza, circa i rischi presenti sui luoghi di lavoro, in favore dei lavoratori stessi.
In particolare:
GRAVI VIOLAZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA E SALUTE DEI LAVORATORI
A Bologna e a Castel San Pietro Terme, rispettivamente presso un’attività di rivendita di ortofrutta e in un bar- caffetteria, è stata riscontrata la mancata redazione del documento di valutazione dei rischi – D.V.R. -, relativo all’attività ispezionata e per tale grave mancanza in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, di cui al D. Lgs. 81/2008, sono stati adottati nei confronti dei rispettivi datori di lavoro, provvedimenti immediati di sospensione dell’attività imprenditoriale e comminate sanzioni di natura ammnistrativa e contravvenzionale per oltre 4.000 euro, in riferimento a ciascuna attività ispezionata, comprensive delle sanzioni previste per la revoca del predetto provvedimento di sospensione.
Entrambi i titolari sono stati deferiti all’A.G. per la predetta violazione in tema di mancata elaborazione del D.V.R. Inoltre il titolare della citata attività di ortofrutta è stato altresì deferito all’A.G. ed ulteriormente sanzionato, per non aver adempiuto, nella sua qualità di datore di lavoro, alla formazione in materia di sicurezza in favore dei lavoratori dallo stesso impiegati.
LAVORATORI “IN NERO”
Lavoratori in “nero” invece sono stati individuati a seguito di accessi ispettivi effettuati a Bologna e a Casalecchio di Reno, rispettivamente presso un ristorante etnico e presso una pizzeria da asporto, ove in entrambi i casi, tutti i lavoratori – 3 presso il ristorante etnico e 1 presso la pizzeria – presenti e trovati impiegati al lavoro al momento dell’accesso ispettivo, sono risultati impiegati “in nero”. In entrambi i casi sono state irrogate maxi sanzioni per lavoro “nero” nei confronti dei rispettivi titolari e applicati provvedimenti di sospensione delle attività imprenditoriali; provvedimenti quest’ultimi, resisi necessari e scaturiti a seguito della presenza lavoratori irregolari nella misura del 100% dei lavoratori presenti, disponendo infatti la norma, l’applicazione di tale rigoroso provvedimento di sospensione, nel caso in cui l’irregolarità di impiego superi il 10% del totale dei lavoratori presenti.
Per tali ragioni sono state comminate sanzioni amministrative e penali, di carattere contravvenzionale, per oltre euro 25.000 e i rispettivi titolari deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria felsinea per le omissioni circa gli obblighi di sorveglianza sanitaria e l’omessa formazione.
FALSI ATTESTATI DI FORMAZIONE: DENUNCIATI UN‘IMPRENDITRICE E UN FORMATORE SULLA SICUREZZA.
Conseguenze ben più gravi sono scaturite nei confronti di una titolare di attività commerciale sita a Bologna e di un formatore di sicurezza sui luoghi di lavoro, entrambi deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna per creazione di falso attestato relativo a corsi di formazione e per il tentativo, non riuscito, da parte dell’imprenditrice di indurre in errore i militari del NIL, durante l’espletamento delle loro funzioni di ispettori del lavoro, al fine di evitare provvedimenti sanzionatori, attraverso l’utilizzo e la presentazione del falso attestato di formazione. Infatti un’ imprenditrice 35 enne, di nazionalità cinese, operante nell’ambito dei saloni per estetica e di servizi alla persona, è stata deferita in stato di libertà all’A.G. poiché, per eludere le verifiche e far decadere una sanzione di circa 2mila euro, ha esibito ai militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Bologna, in relazione a una lavoratrice sottoposta a controllo, un falso attestato per un corso di formazione sulla sicurezza mai effettuato. Nell’ambito degli stessi accertamenti è stato deferito all’A.G. anche un imprenditore 46enne, nella sua qualità di formatore, nonché di titolare di un’impresa bolognese esercente attività di formazione ed erogazione di corsi sulla sicurezza sul lavoro, essendo stato verificato il rilascio del predetto falso attestato, relativo ad un corso a cui la lavoratrice, di fatto, non aveva mai partecipato.
I controlli finalizzati a contrastare il lavoro irregolare e alla verifica del rispetto delle leggi in materia di rapporti di lavoro e in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, a salvaguardia e a tutela dei lavoratori, proseguiranno, congiuntamente all’Arma Territoriale del Comando Provinciale di Bologna, nelle prossime settimane su tutto il territorio della provincia.