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Legge europea sullo spazio: Emilia-Romagna, Azzorre e Catalogna pronte a dare un contributo per definire la legislazione

Le regioni europee possono dare un contributo originale costruttivo a far decollare la legge spaziale dell’Ue. È fondamentale massimizzare le sinergie tra istituzioni dell’Ue, Stati membri e governi regionali e locali con una collaborazione che garantisca di consolidare la competitività dell’Europa nel settore spaziale globale e rafforzare un mercato spaziale unico dell’Ue, garantendone al contempo sicurezza, resilienza e sostenibilità.

È la posizione che emerge dal documento rivolto ai vertici della Commissione e Parlamento europeo, espressa dal vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Vincenzo Colla. Documento sottoscritto insieme a Artur Lima, vicepresidente del Governo delle Azzorre e a Miquel Sàmper, ministro delle Imprese e del Lavoro del Governo della Catalogna.

Tutte e tre le realtà regionali sono membri della Disruptive & Emerging Technology Alliance (Deta), guidata dalla Catalogna, che si occupa di tecnologie emergenti. A luglio a Barcellona si svolgerà un evento sulla space economy dove parteciperà un funzionario della Commissione. Mentre in due iniziative Deta saranno coinvolti tutti gli assessori e i ministri dell’Alleanza, una a metà ottobre Bruxelles e la successiva a Parigi.

“I governi regionali e locali- spiega Colla- possono svolgere un ruolo fondamentale per massimizzare l’impatto e l’efficacia di questa legge, in quanto amministrazioni più vicine agli ecosistemi produttivi locali, alle infrastrutture della ricerca ed agli stessi cittadini. Siamo pronti a fare la nostra parte negli sforzi volti a consolidare il settore spaziale europeo. Ma è altrettanto essenziale che le nostre voci vengano ascoltate. La futura legge spaziale dell’Ue rappresenta un’importante opportunità per stabilire un quadro per un’ulteriore integrazione dell’offerta, contribuendo a una migliore qualità dei dati e, di conseguenza, aumentando la fiducia degli utenti pubblici e il riconoscimento della domanda”.

“Da questa prospettiva, il valore aggiunto va oltre il solo settore spaziale – conclude il vicepresidente Colla- viste le ricadute nel miglioramento dei servizi pubblici promuovendo la trasformazione digitale di diversi settori produttivi e la creazione di nuove opportunità per il settore spaziale europeo. Le nuove normative dovrebbero agevolare l’integrazione dei dati satellitari nelle decisioni e nei processi degli attori pubblici e privati. La semplificazione dei processi e la promozione di politiche pubbliche possono rafforzare e agevolare questa adozione in molti settori essenziali per i cittadini, come l’agricoltura, la pesca, la pianificazione dell’uso del territorio, i trasporti, la tutela ambientale, la sicurezza, la gestione dei rischi e dei disastri, nonché nuovi servizi per il turismo sostenibile e per la gestione delle infrastrutture e dell’energia”.

















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