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Davide Nini nuovo presidente della categoria Alimentazione di Lapam Confartigianato

«Necessario semplificare gli aspetti burocratici»

Davide Nini, titolare dell’attività Prosciuttificio Nini, è il nuovo presidente della categoria Alimentazione Lapam Confartigianato, succedendo a Francesco Caselli. L’elezione è arrivata al termine del congresso di categoria, di cui Nini sarà alla guida per i prossimi quattro anni e dove si è parlato, insieme alla professoressa Elisa Martinelli di Unimore e alla giornalista di settore Cristina Viggè, di come rafforzare il valore professionale, culturale e commerciale dell’impresa alimentare in un mercato in continua evoluzione.

«Ringrazio i colleghi per la fiducia – dichiara Davide Nini –: è una responsabilità importante ma che affronto con grande entusiasmo. Sicuramente saranno necessari un confronto e un dialogo costanti con l’associazione e soprattutto con i colleghi imprenditori, per capire quali linee tracciare e di quali istanze farsi portatori nei tavoli istituzionali. Il settore, come altri, sta vivendo un periodo di difficoltà, soprattutto dovuto al fatto che molte realtà artigiane soffrono maggiormente rispetto ad altre. Tra le principali criticità c’è poi la burocrazia che è un fattore rilevante, diventata, per molte imprese del settore, un vero e proprio ostacolo alla crescita. Tra permessi, adempimenti e controlli sempre più complessi, il rischio è che l’imprenditore passi più tempo a compilare delle pratiche che a fare ciò che sa fare meglio, ossia lavorare, innovare, portare qualità sulle tavole delle persone. Abbiamo necessità di snellire la burocrazia e di semplificarla, riducendo i tempi di risposta della pubblica amministrazione e digitalizzando in modo più efficace le pratiche. In un momento storico in cui la competitività si gioca sempre più sulla capacità di adattarsi velocemente al mercato e di rispondere ai bisogni dei consumatori, il peso eccessivo della burocrazia rischia di rallentare lo sviluppo delle imprese. Semplificare, in questo senso, non è solo una questione tecnica: è una scelta strategica per il futuro del settore alimentare e per tutto il sistema economico».

















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