Polizieschi e film di azione, documentari di formazione, lungometraggi storici, biopic, opere cinematografiche di animazione.
Storie nuove e formati differenti nei 13 progetti selezionati nella prima sessione del 2025 del bando per il sostegno alle produzioni audiovisive nazionali e internazionali, europee ed extraeuropee dal Fondo Audiovisivo della Regione.
La Giunta regionale ha approvato gli esiti e i titoli selezionati saranno sostenuti con oltre un milione di euro.
Diverse le tipologie finanziate: due opere televisive, quattro opere cinematografiche, sette documentari. Il valore complessivo delle opere è di oltre 25 milioni di euro, con un impatto sul territorio di oltre 6 milioni di euro.
“La Regione Emilia-Romagna rinnova il proprio impegno nel sostenere e favorire le produzioni cinematografiche, selezionando storie di qualità che possano interessare e appassionare il pubblico- spiega l’assessore regionale alla Cultura, Gessica Allegni-. Le risorse regionali si moltiplicano e oltre a generare occupazione producono importanti ricadute economiche sul territorio. Investimenti che aiutano il settore, sostengono l’economia regionale e fanno bene alle comunità”.
Il nucleo di valutazione, coordinato da Fabio Abagnato, responsabile di Emilia-Romagna Film Commission, è composto da Carla Cattani, responsabile di Filmitalia e Paolo Noto, professore associato del Dipartimento delle Arti, Università degli Studi di Bologna.
Le opere selezionate
Un racconto mozzafiato tra Delta e Laguna sulle origini di Venezia: è Rivo Alto un’opera cinematografica importante che porta la firma di Clément Cogitore e di Kino Produzioni.
Dal mito alla storia del ‘900 con Se venisse anche l’inferno, lungometraggio prodotto da Echivisivi e diretto da Samuele Rossi, che ci guida dentro la Resistenza nel 1944, attraverso le drammatiche giornate del partigiano Gio. Nel documentario San Tomé – Oltre la sentenza Mauro Bartoli e Felix Film ci raccontano il processo per strage nazifascista svoltosi a La Spezia nel 2006, a 60 anni dall’eccidio di San Tomé in cui vennero impiccati per rappresaglia sei innocenti.
A passo di walzer contro la solitudine. È il tema di Fading Lights, di Flaminia Iacovello, documentario pieno di speranza prodotto da Red House.
Nicola Contini sceglie invece l’animazione per Viaggio a Teulada, opera cinematografica firmata da Flora’s Room che narra il viaggio dell’anziana Assunta che, aiutata dalla rifugiata Fatima, cerca di ritrovare se stessa e ciò che nella sua vita non ha più.
Rimanendo nel mondo animato, da Gertie S.r.l. I Ronfi, opera televisiva diretta da Matteo Panebarco, Chiara Donvito con Fabrizio Bondi, Andrea Giro che ci presenta un gruppo di adorabili creature pasticcione, pigre e buffe la cui passione è… dormire!
Con il documentario Bonvi, una vita inventata Silvio Governi e Rio Film puntano invece i riflettori su uno dei disegnatori più noti e amati a livello internazionale, padre di personaggi e strisce cult che hanno anche segnato l’epoca dei fumetti in tv.
Un’altra vita incredibile è certamente quella di Oliviero Toscani, fotografo e artista recentemente scomparso che ha trasformato la pubblicità in un atto politico e sociale. Lo racconta Fabrizio Spucches in Oliviero Toscani. Chi mi ama mi segua, documentario prodotto da Tiwi.
Edoardo Vojvoda e il suo Cromostudio firmano invece The Maserati Chronicles, un documentario che svela la storia turbolenta di Maserati tra fallimenti e rinascite.
Dai motori al poliziesco con Càgnaz, opera televisiva made in Romagna prodotta da Garbo Produzioni e diretta da Alessandro Roia, che segue le indagini dell’eccentrico ispettore Càgnaz e del meticoloso assistente Ossani.
La commissaria Egger, da poco in servizio a Ferrara, dovrà fare invece i conti con la notte più lunga della sua carriera; lo vedremo in Prima che sia giorno, opera cinematografica di Tobia Passigato in cui ha creduto Indiana Production.
Infine, due giovanissime protagoniste di altrettante storie di sport e vita. In She Got Game Elena Rebecca Carini e Small Boss ci raccontano Giorgia, campionessa di eFootball che tenta di trovare un equilibrio tra il mondo virtuale e quello reale, mentre nel doc Il sole attraverso Giulia Bertella Farnetti e And what if ci mostrano la tredicenne Francesca e la sua passione, il calcio, che la mette davanti a una scelta di vita per lei determinante.