Sono scese di 74 unità, alla fine del primo trimestre 2025, le imprese femminili attive in provincia di Parma; un calo (-0,9% pressoché in linea con il -0,8% nazionale ed il -1,0% regionale) che ha portato le imprese “in rosa” parmensi ad 8.207, con un’incidenza del 21,3% sul totale delle imprese attive nel territorio.
I dati forniti da Infocamere e messi a confronto con i primi tre mesi del 2024, sono frutto delle analisi e delle elaborazioni dell’Ufficio Studi Statistica della Camera di Commercio dell’Emilia.
All’interno dell’universo delle imprese femminili attive analizzato dall’Ente camerale, la graduatoria relativa alla maggior presenza di aziende “in rosa” assegna il primato ai servizi alle imprese, con 1.995 unità (in aumento dello 0,6%, con 12 unità in più) e una quota del 24,3% sul totale delle imprese femminili.
Segue il comparto del commercio che, con 1.859 unità, incide per il 22,7% sul totale e che è risultato in diminuzione del 3,7% (-71 imprese).
Di segno opposto al precedente è il settore dei servizi alla persona con un aumento di 31 unità (1.310 realtà imprenditoriali, con un +2,4%), che vanno così a coprire il 16,0% del totale.
Sono invece risultate in calo, rispetto al primo trimestre 2024, le aziende femminili del settore primario, che si attestano a quota 1.222 (-44 unità e -3,5%), con un’incidenza sul totale del 14,9%.
Buoni i dati provenienti dalle attività di servizi di alloggio e ristorazione, nelle quali sono presenti 847 unità, vale a dire 13 in più a fine marzo 2025 (+1,6%) e con un’incidenza del 10,3%.
Di segno opposto i dati provenienti dal settore manifatturiero, nel quale si sono perse 11 aziende attive (-1,7%), riducendo così la presenza “in rosa” a quota 655, con l’8,0% sul totale.
Da ultimo segnaliamo le costruzioni, che pesano sull’universo imprenditoriale femminile parmense per il 3,8% e che aumentano di 5 unità (+1,7%), portandosi così ad un totale di 308.
Le imprese femminili con la qualifica di artigiane sono 1.860 (il 22,7% d’incidenza sul totale), quelle anche giovanili 672 (l’8,2%), mentre le femminili a guida straniera sono 1.360 (il 16,6%).
Per quanto riguarda la natura giuridica delle imprese femminili della provincia di Parma, prevalgono le imprese individuali (5.313 unità che rappresentano il 64,7% del totale, in calo dello 0,9%), seguite dalle società di capitale (1.865 unità, 22,7% del totale e in crescita dell’1,1%) e dalle società di persone (886 unità, 10,8% del totale e in calo del 4,8%).
La classifica dei Comuni parmensi che presentano un’incidenza d’imprese femminili uguale o superiore al 25,0% delle aziende attive localmente è guidata da Valmozzola con 29 unità e 37,2% sul totale. Seguono Corniglio (66 imprese e incidenza del 28,0%), Varsi (43 e 27,9%), Bardi (97 e 27,1%), Terenzo le cui 37 imprese “in rosa” hanno un peso del 25,7% ed infine Bore (19 unità e 25,0% sul totale).
Resta da menzionare il Comune capoluogo che, con un’incidenza del 21,3% delle imprese femminili sul totale di quelle attive, è l’unico in provincia di Parma a superare quota mille, con le sue 3.558 aziende a guida femminile.
Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura dell’Emilia con cortese preghiera di pubblicazione e diffusione.