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Stefano Accorsi, Anna Ferzetti e Giulio Boccaletti in “Terre d’Acqua”

La Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e ATER Fondazione portano al Teatro Arena del Sole di Bologna lo spettacolo del ciclo Conferenze Immaginarie ideato da Planetaria. Una rappresentazione che informa, spiazza ed emoziona, dove il teatro incontra la scienza

Stefano Accorsi (Ph. Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna)

Sabato 24 maggio alle ore 19 la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna insieme a ATER Fondazione, portano al Teatro Arena del Sole di Bologna “Terre d’Acqua”, lo spettacolo del ciclo Conferenze Immaginarie ideato da Planetaria e prodotto da Superhumans.

Sul palco, un inedito confronto tra gli attori Stefano Accorsi e Anna Ferzetti che dialogano con l’oceanografo di fama internazionale Giulio Boccaletti, Direttore Scientifico del CMCC (Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici). Insieme, immagineranno le possibili trasformazioni dell’Emilia-Romagna nei prossimi cento anni, oscillando tra la minaccia di esondazioni sempre più frequenti e le possibili soluzioni trovate dall’uomo in accordo con la natura. Lo spettacolo è parte integrante di Planetaria, un nuovo progetto transmediale per raccontare il mondo che cambia attraverso la collaborazione di arte e scienza ideato da Stefano Accorsi e Filippo Gentili, con la produzione di Superhumans e il patrocinio del MASE – Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica e della Regione Emilia Romagna.

Uno spettacolo che fonde teatro e scienza per interrogarsi sul futuro del nostro territorio e sulle strategie per affrontare la crescente crisi climatica. Per riflettere su quanto accaduto in Emilia Romagna negli ultimi due anni, come memoria e ideazione di nuove soluzioni. Cosa succederà all’Emilia Romagna minacciata dall’innalzamento del livello del mare dovuto al cambiamento climatico? Lo spettacolo immagina un futuro lungo 125 anni, nel quale agli allarmi e alle esondazioni devastatrici seguirà la reazione di una comunità coraggiosa e unita nel trovare soluzioni innovative e finalmente risolutrici. La salvezza sta nel trasformare la regione in un ecosistema in cui la natura stessa, assecondata da una tecnologia intelligente e non prevaricatrice, trova il suo equilibrio.


Sul palco i personaggi della società civile:
un contadino che vede i suoi campi di ciliegie inaridire, la direttrice di una biennale d’arte che premia il “quadro” naturale nel quale si è trasformata una famosa diga, la giovane musicista che dirige in prima mondiale l’inno del nuovo ecosistema, l’eco-guida che conduce una comitiva di turisti lungo le spiagge reinventate dell’Adriatico, uno scienziato che lancia l’allarme in un podcast e propone soluzione davanti al Consiglio europeo. Una polifonia ricca di informazioni e immagini, credibile e divertente, che trascina il pubblico in un vero e proprio volo della fantasia per convincerci che il presente è difficile ma il futuro è luminoso, se solo noi lo vogliamo.

“Terre d’Acqua” è solo una della serie di Conferenze Immaginarie, con cui Planetaria racconta come si svilupperà il mondo rispetto a crisi climatiche, sociali ed economiche sempre più pressanti. Quale sarà il futuro del pianeta se certe decisioni suggerite dalla scienza verranno o non verranno prese? Lo spettacolo prende spunto da un “what if”, unendo solide considerazioni scientifiche all’inventiva della scrittura teatrale: cosa succederebbe se uno scenario inatteso accadesse, se una certezza venisse meno, e quali soluzioni e nuove idee lo spettatore si troverebbe a perseguire, tra spaesamento, istinto di sopravvivenza, sdrammatizzazioni ironiche e fantasie distopiche. L’obiettivo è prendere consapevolezza dei fatti ed elaborarli emotivamente per costruire un futuro sempre più attuale. Si tratta di decisioni coraggiose, avveniristiche, ma indispensabili per salvare il pianeta malato.

L’evento si inserisce nell’ambito del Festival Sviluppo Sostenibile 2025 promosso da Asvis, ed è realizzato anche grazie al supporto di Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale e Coop Alleanza 3.0.

Lo spettacolo sarà ripreso il prossimo 13 settembre al Pavaglione di Lugo per inaugurare un nuovo progetto culturale a cura di ATER Fondazione e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna sempre legato a temi ambientali che coinvolgerà i comuni della Bassa Romagna più colpiti dalla recente alluvione. Si tratta di Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Conselice, Cotignola, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda, Russi e Sant’Agata sul Santerno. Qui, dal 13 settembre al 5 novembre, una serie di iniziative (spettacoli teatrali, concerti, incontri e conferenze) mostrerà come il linguaggio delle arti e della cultura possa raccontare questioni drammaticamente attuali quali il cambiamento climatico, la tutela del territorio e le emergenze sociali. Il programma è in fase di ultimazione.

INGRESSO GRATUITO CON PRENOTAZIONE

su Vivaticket.it o presso la biglietteria del Teatro Arena del Sole

 

Da sx Pierluigi Stefanini, Natalino Mingrone, Filippo Gentili, Stefano Accorsi, Paolo Platania (Ph. Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna)
















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