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Tre giorni di iniziative per “Modena disegna la legalità”

Tre giorni di incontri, dibattiti, musica e teatro per una nuova società civile. È così che “Modena disegna la legalità” nelle giornate di venerdì 9, sabato 10 e domenica 11 maggio, dando vita come comunità a una serie di percorsi per la diffusione sul territorio della cultura della legalità, con tante iniziative che si svolgeranno in centro storico, presso il Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore, in via San Geminiano 3.

L’iniziativa, patrocinata dalla Regione Emilia-Romagna e da Avviso Pubblico, è nata su proposta dell’assessorato alla Legalità e Antimafie del Comune di Modena al Tavolo della legalità, organismo costituito nel 2018 che riunisce tutte le realtà territoriali interessate a promuovere la legalità e a contrastare le mafie sul territorio modenese, con l’obiettivo di rivolgersi alla cittadinanza affrontando in modo creativo le tematiche della legalità, con momenti di aggregazione e approfondimento culturale. Il progetto “Modena disegna la legalità”, nato appunto con la finalità di valorizzare le sinergie che il Tavolo della legalità produce, mette insieme numerosi momenti, proposti e organizzati dai vari aderenti al Tavolo tra arte, educazione e cittadinanza attiva. La tre giorni vedrà, infatti, eventi di formazione specifici per insegnanti, studenti, professionisti e lavoratori, la presentazione di libri e dibattiti, oltre a un concerto e uno spettacolo teatrale: tutti eventi che avranno come filo conduttore la legalità e il contrasto alle mafie. L’iniziativa è resa possibile anche grazie alla collaborazione del Centro Studi e Documentazione sulla Legalità, istituito presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia nel 2017, e dell’Università stessa, che per l’occasione ha messo a disposizione il chiostro e le aule universitarie di Giurisprudenza.

Si tratta della prima edizione di un’iniziativa che i soggetti promotori intendono portare avanti anche negli anni futuri e che si caratterizza con un logo che presenta lo skyline della città e i colori a rappresentare i valori positivi su cui si fonda la legalità e che richiamano la necessità di coesione tra tutti gli attori della società verso il comune obiettivo della legalità.

In un momento storico in cui si parla sempre meno di contrasto alle mafie, infatti, l’educazione alla legalità è un dovere di tutte le istituzioni locali e non solo, per crescere cittadini liberi che non si voltino dall’altra parte quando vedono un episodio di illegalità o di prevaricazione. Le mafie sono organizzate e fanno rete; per questo è importante che le istituzioni locali insieme a tutti i cittadini, alle associazioni e alle realtà del territorio, si mettano insieme e facciano rete a loro volta per promuovere la cultura della legalità e per contrastare le mafie, come accadrà per ‘Modena disegna la legalità”.

Venerdì 9 maggio alle 9.30 l’evento sarà aperto nel chiostro del Dipartimento di Giurisprudenza alla presenza delle autorità: il sindaco Massimo Mezzetti, l’assessore a Legalità e Antimafie Vittorio Ferraresi, il direttore generale del Comune Lorenzo Miganti, il rettore di Unimore Carlo Adolfo Porro e il direttore del Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore Carmelo Elio Tavilla. Nello stesso chiostro saranno presenti una serie di stand dei partner dell’iniziativa.

In occasione delle giornate della Legalità, nel chiostro saranno anche esposte riproduzioni di due foto di Tony Gentile che anticiperanno la mostra in programma a Modena tra fine 2025 e inizio 2026. Il fotografo, con la sua macchina fotografica ha fissato la rituale brutalità della violenza di mafia a Palermo nel 1992 ricucita con gli altri riti della città, fatta di mercati e matrimoni, di processioni e processi.

“Modena disegna la legalità” vede la partecipazione di Prefettura, Provincia, Tribunale, Procura della Repubblica, Comando provinciale della Guardia di finanza, Ispettorato territoriale del lavoro, Ausl, Dipartimenti di Giurisprudenza, Economia e Ingegneria di Unimore, Agende Rosse di Salvatore Borsellino, Associazione magistrati tributari Emilia-Romagna, Arci, Centro studi e documentazione sulla legalità, Comitato unitario degli ordini e collegi professionali (Cup), Centro di ricerca interdipartimentale su discriminazioni e vulnerabilità di Unimore (Crid), UduMore, Fondazione universitaria Marco Biagi, Libera. Associazioni, nomi e numeri Contro le mafie, Legacoop Estense, Ordine degli Architetti, degli Avvocati, dei Commercialisti, degli Ingegneri, dei Medici, dei Consulenti del lavoro, dei Notai, associazioni di categoria (Cna, Confesercenti, Confcommercio, Lapam e Confartigianato) e organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl e Uil).

IL PROGRAMMA DELL’INIZIATIVA

Si parte venerdì 9 maggio: al Dipartimento di Giurisprudenza appuntamenti dedicati a scuole e giovanissimi, operatori economici, professionisti e alla città intera

Venerdì è dedicato, in particolare, alle scuole e ai giovanissimi, sabato ci saranno iniziative aperte a tutti riguardanti prevalentemente il mondo economico, di particolare interesse per gli operatori economici e i professionisti, mentre domenica gli incontri, rivolti a tutta la cittadinanza, si concentreranno sui temi dei beni confiscati e della tifoseria e criminalità.

È ricca di appuntamenti per ogni target la tre giorni “Modena disegna la legalità” che si svolgerà da venerdì 9 a domenica 11 maggio al Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore, in via San Geminiano 3.

Venerdì 9 maggio, dopo l’apertura dell’evento, prevista per le 9.30, in Aula B l’approfondimento riguarderà “La promozione della legalità e del contrasto alle mafie”, con la presentazione dei progetti realizzati dalle scuole secondarie di primo grado Cavour, Mattarella, Paoli e San Carlo, che hanno partecipato al bando del Comune rivolto alle scuole secondarie di primo o secondo grado, pubbliche o private del territorio comunale. Mentre in Aula A i bambini delle classi quarte delle scuole primarie saranno coinvolti con un laboratorio intitolato “Paolo e Giovanni – la mafia spiegata ai bambini”, curato dall’Associazione Agende Rosse, che ripercorrerà la vita di Borsellino e Falcone e inviterà i ragazzi a riportare i propri pensieri su post-it che andranno poi ad attaccare all’ “Albero di Paolo e Giovanni” (una seconda sessione con altre classi è prevista al pomeriggio alle 14.30). In Aula O, invece, i ragazzi delle scuole superiori potranno partecipare ad un laboratorio sulla “Legalità digitale” a cura del Centro di ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e Vulnerabilità di Unimore) che ha l’obiettivo di mettere a fuoco alcune tra le principali forme di comportamenti rischiosi e illegali agiti negli spazi digitali, il quadro normativo di riferimento e gli strumenti di prevenzione e contrasto.

Nel pomeriggio, alle ore 16 in Aula Magna, si svolgerà il laboratorio “Educare alla legalità: come si trasmette alle nuove generazioni?”, pensato e strutturato come incontro formativo per docenti e insegnanti che, partecipando, potranno acquisire crediti formativi (è possibile iscriversi attraverso MyMemo, il portale di accesso ai servizi proposti da Memo, il Multicentro educativo “Sergio Neri” del settore Servizi educativi e Pari opportunità dell’Amministrazione comunale: https://mymemo.comune.modena.it/corso/educare-alla-legalita-come-si-trasmette-alle-nuove-generazioni).

In questo contesto, alle 18, si inserisce la premiazione da parte del Comune degli studenti universitari che hanno partecipato alla sesta edizione del “Premio di Studio “Legalità e Territorio”, bando che vede l’assegnazione di premi di studio del valore di 1.500 euro e di menzioni d’onore del valore di 1.000 euro ciascuna, rivolto a studenti e dottorandi Unimore dei Dipartimenti di Giurisprudenza, Economia e Ingegneria, oltre che agli iscritti ai corsi di laurea speciali. A conclusione della giornata, sono in programma i Concerti nel chiostro a cura del Centro di Musica del Comune, cui parteciperanno tre gruppi musicali: Prim, Riviera Ventura ed Ego nel Pagliaio.

Sabato 10 maggio, alle 9.30 in Aula Magna, è in programma il convegno, con crediti formativi per i professionisti, “Prevenzione alla criminalità organizzata e mafiosa nell’ambito degli appalti”, con la partecipazione di Marcovalerio Pozzato, presidente della Corte dei Conti sezione controllo dell’Emilia-Romagna. Alle ore 14.30, in Aula Magna, ci sarà la tavola rotonda dal titolo “Professioni, deontologia e legalità”, anche in questo caso con crediti formativi per i professionisti, alla presenza, tra gli altri, di Stefano Amore, magistrato assistente di studio presso la Corte Costituzionale. Alle 17.30 è in programma una seconda tavola rotonda, coordinata dal giornalista investigativo e documentarista Diego Gandolfo, sul “Contrasto al Caporalato e sicurezza sul lavoro: un impegno collettivo”, ancora una volta con crediti formativi per i professionisti.

Alle 21, nel chiostro, chiuderà la seconda giornata del festival lo spettacolo teatrale “Sorridendo me ne vado”, sulla figura di Mauro Rostagno, giornalista e uomo in perenne ribellione ucciso nel 1988 su mandato di boss mafiosi (drammaturgia Rocco Ancarola con Rocco Ancarola e Giorgia Favoti, di FanniBanni’s, produzione Artisti Drama).

Domenica 11 maggio, la mattina si aprirà alle 9.30 in Aula Magna con il seminario “Da bene confiscato a bene comune: storie a lieto fine di riuso sociale”, alla presenza, tra gli altri, dell’assessora alla Legalità della Regione Emilia-Romagna Elena Mazzoni, del presidente della Provincia Fabio Braglia, di numerosi amministratori pubblici del territorio provinciale e dell’avvocato Monachetti Antonio dell’associazione Libera.

Alle 11.30, nel chiostro, è in programma la presentazione del libro “La strategia parallela”, con l’autore Michele Riccio, generale dei carabinieri che ha collaborato con il generale Carlo Alberto dalla Chiesa al Nucleo speciale lotta al terrorismo, oltre che alla Sezione speciale anticrimine di Genova, decorato con medaglia d’argento al valor militare e che ha ricevuto vari encomi per azioni contro il terrorismo e la criminalità organizzata.

Il pomeriggio, dalle 15 in Aula Magna, sarà dedicato alla tavola rotonda “Tifoserie, criminalità e gioco d’azzardo” con la partecipazione, tra gli altri, di Michele Trocchia, inviato del Domani, di Claudio Lenzi giornalista della Gazzetta dello Sport, come moderatore, e di Pierpaolo Romani, autore del libro “Calcio Criminale” e coordinatore nazionale di Avviso Pubblico.

















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